Coverciano come Zelig, c'è «Roman» Cassano
La personalità del talento barese attira le simpatie di tutti, da Vieri e Gattuso al Trap
Con loro anche Trapattoni, sorridente ma con tanta fretta di sbrigare velocemente questa formalità. Intanto però, per l'occasione ha ufficializzato i numeri delle maglie. Poche le novità, ogni azzurro ha scelto lo stesso numero della propria squadra di club. La scena però è tutta per Antonio Cassano. Rilassatissimo, ride e scherza con tutti i compagni — qualcuno già dice che sembra di stare a Zelig —, ma soprattutto con il suo gruppetto preferito: Totti, Gattuso e Vieri. Con l'attaccante dell'Inter poi sembra aver trovato un feeling particolare dal primo giorno in azzurro. «Cassano mi massacra dalla mattina alla sera — dice Vieri — uno scherzo dietro l'altro, battute continue. Ci siamo conosciuti in Nazionale ed appena conosciuto mi si è appiccicato dietro». Numero speciale dello spettacolo è senza dubbio lo scatch tra Vieri e Cassano, in cui il secondo parla al primo in uno strettissimo dialetto barese. «Mi parla in barese — continua Vieri — e non capisco niente ed io gli parlo in inglese così non capisce lui...». Il nuovo arrivato (due presenze e un gol in Nazionale) Cassano tiene banco nel gruppo azzurro anche per soprannomi. Notata una somiglianza con il miliardario russo Roman Abramovich — «anche nello stipendio», ha aggiunto Vieri —, il «gruppetto terribile» l'ha battezzato subito «Roman Cassano». Anche Gattuso ha già qualche esperienza del potenziale comico del talento barese. Mentre «Ringhio», intervistato, si dilungava in elogi per la sua genialità in campo, «Roman» si affacciava alla sua finestra esibendo una mimica facciale da teatro buffo. Alla fine Gattuso è stato costretto ad ammettere che Cassano ha anche un secondo soprannome: «rompi "puntini puntini"». Comunque, conlude Gattuso «Cassano è davvero un bel personaggio. Va fatto scherzare altrimenti gli vengono i cinque minuti». Il Trap si è accorto subito della personalità e della freschezza di Cassano, tanto da averlo convocato senza il test delle amichevoli. Il credito che Cassano gode con Trappattoni è lontano dalla poca armonia che invece regnava con Gentile. «Cassano è il nostro uomo in più — dice il ct — può giocare in più ruoli in attacco. Non ho alcun timore per il suo modo di comportarsi. Col tempo si cresce e si migliora». Le parole del compagno di squadra Panucci suonano come un augurio per il fantasista giallorosso e per tutto il clan azzurro: «Speriamo sia il Paolo Rossi del '78, così vorrà dire che noi saremo i campioni» D.P.