INFARTO
I medici del pronto soccorso gli hanno praticato un massaggio cardiaco per una ventina di minuti. L'ex portiere da qualche tempo partecipa al circuito delle corse al trotto riservate ai giornalisti. Nella gara odierna si è classificato al secondo posto in sulky al cavallo Bienvenida Rex. Appena rientrato nelle scuderie ha detto di sentirsi male e nel giro di pochi secondi ha perso conoscenza. l'ex-giocatore è stato trasportato di corsa in ospedale. La Tac cui è stato sottoposto avrebbe dato esito negativo e l'ex giocatore ha ripreso a respirare autonomamente. I medici ancora non sanno dire con certezza se Albertosi sia stato colpito da infarto oppure da ictus, ma si propenderebbe più per la prima ipotesi. Firenze, intanto, sta seguendo con commozione e partecipazione le condizioni di Enrico Albertosi, ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Pescia. L'ex portiere della nazionale, che risiede nel capoluogo toscano, è stato uno dei giocatori più rappresentativi del calcio italiano e della Fiorentina in particolare. Fino a poche stagioni fa ha lavorato come preparatore dei portieri nella Fiorentina. Toscano di Pontremoli, in provincia di Massa, Albertosi è arrivato nel club viola giovanissimo dallo Spezia ed ha esordito in A a Livorno (su campo neutro) contro la Roma (0-0) sostituendo, appena ventenne, Giuliano Sarti, che era infortunato. Nonostante abbia dovuto per cinque anni fare la riserva a Sarti, Albertosi è sempre stato regolarmente convocato in nazionale, a conferma della sua classe e della sua bravura: in azzurro ha esordito a 22 anni (15 giugno 1961) proprio a Firenze contro l'Argentina, quando non era ancora titolare in maglia viola, e con la nazionale ha messo insieme 34 presenze diventando vice-campione del mondo in Messico (1970). E adesso lotta contro la morte.