CANOTTAGGIO: OGGI PARTE LA COPPA DEL MONDO A MONACO

«La sua è una situazione clinica non più controllata dalla terapia a cui questo grande vogatore si sottomette giornalmente», ci ha detto il prof. Antonio Spataro, medico della Federcanottaggio e membro della Commissione che ha emesso il verdetto «ed era proprio a questa indispensabile condizione che avevamo legato finora la possibilità che Agostino continuasse a gareggiare. Senza tale controllo terapeutico non possiamo garantire della sua salute». La flotta tricolore ha ricevuto la notizia durante i primi allenamenti sul bacino artificiale scavato per le Olimpiadi di 32 anni fa nella campagna bavarese, di fronte ad un altro campo, ma non sportivo, quello di sterminio di Dachau. «L'appiedamento di Agostino mi costringerà a valutare i risultati di queste gare molto attentamente: non avrò più l'asso nella manica da inserire in extremis in una formazione», ha sospirato il d.t. azzurro La Mura, l'inventore degli Abbagnale, a cominciare da Giuseppe e Carmine che - sul 2 con il timoniere Peppiniello Di Capua - vinsero proprio su queste acque il primo Mondiale nell'81. Il calvario clinico di Agostino - una tromboflebite alla gamba sinistra - iniziò all'indomani della sua vittoria sul quadruplo alle Olimpiadi 1988 di Seul e si trascinò fino al '95 quando l'ematologo pavese prof. Piovella constatò che, pur sotto terapia anticoagulante (che il ragazzone pompeiano deve proseguire comunque, azzurro o no) il più piccolo dei «fratelloni» poteva risalire in barca ed allenarsi. Cosa che «Abbagnaletto» fece così bene da conquistare altri due ori, ad Atlanta in doppio con Tizzano e a Sydney sul quadruplo con Raineri, Galtarossa e Sartori. «Una ventina di giorni fa ci siamo accorti» ha chiarito La Mura ieri pomeriggio in conferenza stampa «a seguito di tosse e dolori al petto, che un piccolo embolo formatosi nella gamba era salito ai polmoni», Dai controlli si appurato trattarsi di un coagulo solitario e Piovella, subito interpellato ha chiesto alla Commissione Medica - la quale ogni 6 mesi deve rinnovare l'idoneità ad Agostino - di far proseguire l'attività atletica al campione, ma questa a maggioranza ha ritenuto di no.