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Sculli-Gilardino, Under all'assalto della Bielorussia

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La buona forma di Sculli si è vista oggi sul campetto dell'antistadio di Bochum, sferzato da un vento gelido, e per un po' anche dalla pioggia. L'attaccante del Chievo si è mosso con grande vivacità, ha corso e segnato nella partitella. Non vuole restare nell'ombra del compagno di reparto, anche se ammette: «Gilardino è la stella dell'Italia», e aggiunge: «Sperava tanto di essere convocato nella Nazionale grande, ma la delusione non gli ha fatto perdere la concentrazione. Alberto è molto maturato e farà un campionato alla grande con l'Under 21». Sculli è carico, anche se non è scontato che il ct Claudio Gentile preferisca il 4-4-2 al 4-5-1, con un centrocampo arricchito dal rientrante Daniele De Rossi, il gioiello della Roma rimasto a lungo ai box in questa stagione per una fastidiosa pubalgia. «Mi sento bene - dice Sculli - e spero di segnare molti gol in questi Europei. Stiamo entrando nel clima agonistico, sta arrivando la tensione giusta per l'esordio con la Bielorussia, che sarà un match molto, molto difficile. Il gruppo è molto solido». All'anagrafe Sculli è il più vecchio, dopo Matteo Brighi, ma c'è un altro veterano: Daniele Bonera, anche lui classe '81 e una grande voglia di riscattare l'ultimo Europeo Under 21, giocato a Basilea (Svizzera), che il difensore in predicato di passare alla Juventus chiuse in anticipo per un'espulsione costata quattro giornate di squalifica: «Quell'episodio - osserva Bonera con un gioco di parole - mi ha segnato e insegnato molto. È stata un'esperienza negativa che mi è servita da lezione, voglio rifarmi a Bochum. Farò attenzione, e dovremo farla tutti, perché alle finali di un Europeo gli arbitri non sono tolleranti e con due cartellini gialli, anche in partite diverse, scatta automaticamente la squalifica». Bonera lancia l'Italia: «Rispetto a due anni fa a Basilea - sottolinea il difensore del Parma - questo è un gruppo più affiatato. Nel 2002 c' erano molte individualità di spicco, ma questa squadra le è superiore nella compattezza. La Bielorussia è la mina vagante del torneo, in ogni caso la partita d'esordio è sempre la più rognosa». Gaetano D'Agostino spinge il compagno di squadra (nella Roma e in Nazionale) De Rossi: «Ha recuperato bene a livello fisico, ma anche mentale. Ha vissuto 3-4 mesi difficili a causa di una forma acuta di pubalgia, ma adesso è guarito. Italia favorita? Non è un problema, ma uno stimolo. Troveremo avversarie con meno tecnica di noi, ma ricche e di forza fisica e agonismo». Oggi pomeriggio ultimo allenamento, a porte chiuse, allo stadio Lohrheide di Bochum, 20 minuti di pullman dal ritiro azzurro, l'albergo a due passi dal «Ruhrstadion», dove ieri all'ora di pranzo è arrivato anche Alberto Aquilani, difensore della Roma quest'anno in prestito alla Triestina. È il sostituto del perugino Gatti

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