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FIRENZE — È tornato in azzurro a 34 anni, il Milan lo vorrebbe per affidargli il ruolo di vice Dida, ...

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E non lo fa semplicemente da tesserato. Pensa al club come uno che ama la maglia, che ha condiviso le difficoltà della società, che ha fatto sacrifici privandosi di qualcosa e che ora la vorrebbe vedere prospera e fuori dai guai. Così, lui ex romanista divenuto laziale, lancia un appello che suona come una frustata: «Chi vuole bene alla società dia una mano e non mi rivolgo ai tifosi». A chi si rivolge Peruzzi? Il portiere non chiarisce, forse a tutti coloro che hanno pendenze con la società, forse agli industriali vicini al club, certamente non ai giocatori e al mercato azionario. «Noi siamo pronti ad aiutare il club, lo abbiamo fatto anche in passato, ma i problemi erano troppo grandi e il nostro intervento non è servito. Sarei felice di poter restare alla Lazio, ma per farlo voglio delle garanzie. Altrimenti...». Altrimenti c'è l'ipotesi Milan. Il club rossonero guarda con attenzione alla situazione societaria laziale. «Io secondo portiere al Milan? Sono della Lazio e penso alla Lazio e con il club ho un accordo sulla parola, ma è certo che se la squadra non venisse iscritta al campionato allora le cose cambierebbero decisamente. Noi giocatori stiamo già facendo qualcosa, spero che lo facciano anche altri».

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