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ARCHIVIATO il primo tappone alpino, il gruppo si concede oggi il secondo giorno di riposo del Giro.

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Si inizia con la Brunico-Fondo, che prevede la scalata del Passo della Mendola e un finale movimentatissimo: è una frazione sulla carta più adatta a Popovych e a Figueras, che dovranno inventare qualcosa per provare a riaprire un Giro che sembra scivolare dolcemente e inesorabilmente nelle mani dei rossi di Martinelli. Perché poi Cunego e Simoni ritroveranno terreno favorevole nelle frazioni di venerdì e sabato, durissime: nella Cles-Bormio si affronteranno il Tonale e il Gavia (Cima Coppi del Giro, coi sui 2621 metri: attenzione alla neve) prima dell'arrivo in salita di Bormio; nella Bormio-Presolana ci saranno il Mortirolo, l'inedito e lunghissimo Passo del Vivione (20 km di scalata), e la Presolana. Vista la situazione di classifica, difficilmente la corsa rosa sfuggirà a Cunego: Popovych non avrebbe dovuto perdere, ieri, per sperare di vincere il Giro. Honchar è secondo ma in salita si staccherà ancora. Gli altri sono fuori causa. L'unico che potrà contrastare il giovane veronese è il suo (ex) capitano Simoni: ma solo in caso di crisi di Cunego, Gibo attaccherà, altrimenti ha promesso fedeltà al compagno di squadra. Manterrà la parola data? Ma.G.

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