di RINO TOMMASI PARIGI — Il primo giorno di un torneo dello Slam bisognerebbe parlare ...
Dunque Agassi, sesta testa di serie, è stato eliminato in tre set dal francese Jerome Haehnel, ventinovesimo giocatore francese, numero 271 al mondo ed entrato in tabellone attraverso la porta di servizio delle qualificazioni. Il modo più sbrigativo di liquidare la vicenda è quello di dire che Agassi ha giocato male e senza voglia. È vera solo la prima parte di questa affermazione perché io lo ricordo bene Agassi quando prenotava l'aereo prima ancora di scendere in campo. Ieri invece il campione di Las Vegas ha pagato solo l'enorme errore di presunzione che ha commesso pensando di poter stare due mesi senza giocare in gara e che gli bastasse il piccolo torneo di St. Polten per trovare una condizione accettabile. Tra l'altro in Austria ha perso al primo turno da tale Zimonjic, un doppista serbo che in singolare vale il numero 322, e gli allenamenti di questa settimana gli sono evidentemente serviti a poco. L'anno scorso Agassi era arrivato a Parigi avendo giocato 6 tornei, ne aveva vinti 4 con un bilancio di 23 vittorie e due sole sconfitte. Quest'anno di tornei ne ha giocati quattro, non ne ha vinto nemmeno uno con un consuntivo di 14 vittorie e 4 sconfitte. Nemmeno uno con il suo talento può permettersi una programmazione di questo tipo ed ecco allora che un bravo giovanotto francese di 24 anni che non aveva mai visto il centrale del Roland Garros e che ricordava di avere assistito in TV alla vittoria di Agassi cinque anni fa ha vissuto la sua giornata di gloria. Ha sfruttato naturalmente i troppi errori del suo avversario ma ha avuto il merito di non farsi prendere dal panico e quindi ci ha messo qualcosa di suo nel risultato più clamoroso della prima giornata. Ed ora le italiane, dal momento che Volandri ed il qualificato Storace giocano oggi. Aveva cominciato male, Silvia Farina, perdendo il primo set contro la giovane serba Jankovic. Poi però, dimenticata la dura sconfitta patita dalla Davenport a Strasburgo, Silvia ha preso in mano la partita infilando undici giochi consecutivi fino al 5 a 0 del terzo set, poi chiuso per 6-2. Vittorie incoraggianti per Tathiana Garbin e Rita Grande, che hanno vinto poco negli ultimi tempi. Sono state aiutate dal sorteggio perché la Garbin ha trovato la spagnola Martinez Granados, che si chiama Conchita ma non è nemmeno parente dell'ex vincitrice di Wimbledon, da lei già battuta in passato mentre la Grande ha battuto la Nagyova, una slovacca che era forte quattro o cinque anni fa. Nulla da fare, invece, per Mara Santangelo e Flavia Pennetta. La Santangelo ha confermato l'impressione di essere competitiva, naturalmente a certi livelli, solo sulle superfici veloci perché per la terra le manca la necessaria mobilità ed ha perso male contro l'ucraina Fedak. La Pennetta non ha avuto fortuna perché ha trovato subito Anna Smashnova, la moglie di Claudio Pistolesi, dalla quale era stata sconfitta nettamente al Foro Italico. Qui ha raccolto un game di più, ma non è mai stata in partita.