di LUIGI SALOMONE COL fiato sospeso.
Servono almeno 80 milioni di euro dei 188 richiesti per iscriversi al campionato e pagare le prime scadenze (rata con il fisco e altri debiti). Entro giugno il club più antico della capitale conoscerà il suo destino ma è necessario l'aiuto di tutti per evitare il fallimento e il lodo Petrucci (il titolo sportivo finirebbe nelle mani del sindaco e si ripartirebbe dalla serie B con una nuova società). Per ora solo Capitalia e Bnl per un totale di poco superiore al 7% hanno garantito la loro partecipazione mentre Ricucci e Ligresti non hanno ancora sciolto le oro riserve anche se i dirigenti biancocelesti sono ottimisti. Si fa il nome dell'imprenditore Lotito, titolare di alcune imprese di pulizia, che dovrebbe prendere una quota tra il 5% e il 7% ma per il momento ci sono poche certezze. Mancini più alcuni giocatori hanno già aderito e entro qualche giorno anche il resto della squadra sottoscriverà una parte dell'aumento, un altro 7%. Ma non basta l'impegno del tecnico, dei dirigenti e del gruppo del calciatori anche se è un segnale incoraggiante. La settimana scorsa si è mosso il sindaco Veltroni, il presidente della Regione Storace ha garantito il suo aiuto, così come quello della Provincia Gasbarra. Nei prossimi giorni sono previste riunione incrociate per cercare di coinvolgere industriali romani nell'operazione di salvataggio. Stamattina intanto il titolo sarà riammesso in Borsa dopo oltre due mesi di sospensione. Inoltre venerdì prossimo è in programma la marcia dei tifosi che bloccherà una parte della città. Alle 17.30 il corteo pacifico partirà dallo stadio Olimpico per raggiungere piazza della Libertà, il luogo dove 104 anni fa è stato fondato il club. La gente laziale è in fermento rimprovera alle banche e ai politici di essersi ricordati solo ora, troppo tardi, della grave situazione finanziaria in cui versa la società. Intanto si muovono l'Apa e Lazionista, le associazioni dei piccoli investitori che svolgeranno probabilmente un ruolo molto importante nell'aumento di capitale. Ci siamo, comunque, non c'è più tempo da perdere. I tifosi sono pronti a aiutare la Lazio, ora spetta ai soci di riferimento e a tutti quelli che hanno intenzione di entrare nel pacchetto azionario dare un segnale forte al mercato.