Giro d'Italia A Trieste vittoria dell'ucraino che precede McGee di 18"

Yaroslav Popovych ha scalzato dal trono Cunego, affibbiando distacchi nell'ordine dei 2' ai rivali. Ed ora, alla vigilia dell'ultima settimana di Giro, davanti a tutti c'è un ragazzo di 24 anni che sarà veramente arduo staccare e battere sulle Alpi. L'ucraino è infatti molto regolare, e pur non avendo la brillantezza di un Simoni in salita sa come rintuzzare gli attacchi degli specialisti. Gilberto dovrà recuperare in classifica 1'27", gli altri sono tutti più indietro. Il più vicino è l'altro ucraino Honchar, che a Trieste ha vinto ma non è riuscito (per soli 3") a vestirsi di rosa, e difficilmente sulle Dolomiti saprà recuperare il pur trascurabile gap. La crono è stata molto incerta. Per metà vallonata e per metà pianeggiante, non ha visto prevalere da subito gli specialisti: al km 10, primo intertempo, in testa c'era Garzelli con 3" su McGee, mentre Popovych accusava 5", Honchar 7" e Simoni 11"; la maglia rosa Cunego, novellino della specialità, era già a 35" di ritardo. Ma subito dopo, la sfortuna si è abbattuta sugli italiani: Garzelli ha avuto un problema al cambio che lo ha costretto a cambiar bici, e questo fatto lo ha abbattuto moralmente, tanto che il varesino non è più stato competitivo (13esimo a 2'30" alla fine). Simoni invece è caduto sull'asfalto bagnato per la pioggia caduta in precedenza, si è fatto male al polso e all'avambraccio destri, e ha dovuto proseguire non senza sofferenza, chiudendo la prova a 2'31" da Popovych. Cunego ha approfittato dei guai del suo capitano per limitare i danni nei suoi confronti, e ha pagato su Gibo solo 31" (ma ben 3'02" su Popovych). Pellizotti, alla fine decimo a 1'50", è risultato il migliore tra i favoriti italiani. Al secondo intertempo (km 18) in testa era passato McGee, con 3" su Honchar, 10" su Bruseghin (che, partito prima della pioggia, aveva sfruttato la strada asciutta), 12" su Popovych e 16" su un discreto Belli (che ha chiuso con lo stesso tempo di Simoni). Al km 29 Popovych era passato in testa con 3" su Honchar, 12" su Bruseghin e 15" su McGee. All'ultimo intertempo, al km 44, Honchar prendeva finalmente il comando, con 16" su Popovych e 21" su McGee. Oggi, 14esima tappa (Trieste-Pola, 175 km con arrivo oltreconfine in Croazia), il percorso appena movimentato non dovrebbe escludere un arrivo allo sprint: aspettiamo la settima di Petacchi.