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di LUCA COLANTONI ADIOS.

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Una sopresa, considerando i programmi che lo volevano in Spagna già da ieri sera. Il difensore argentino rimarrà invece altri due giorni nella Capitale: partirà solo domani per Madrid, dove rimarrà una giornata, per visite mediche e presentazione, prima di rispondere alla convocazione della nazionale per l'amichevole contro la Germania poi per la sfida valida per le qualificazioni mondiali contro il Brasile. Nell'ultima giornata a Trigoria strette di mano con il presidente Sensi e con lo staff giallorosso, poi piccolo bagno di folla fuori dai cancelli e via, a casa a preparare gli ultimi bagagli. Solo il tempo di affidare al sito internet della società poche righe di commiato. «Vado via con la certezza di aver dato tutto in ogni istante in cui ho avuto l'onore di difendere questi colori, e con l'orgoglio personale di aver vinto uno scudetto e una Supercoppa». Poi, i ringraziamenti di rito: a tutti. «Spero di aver lasciato loro una buona immagine come calciatore e soprattutto come persona. Vorrei ringraziare di cuore tutti i tifosi per l'affetto e la passione con cui mi hanno circondato in tutti questi anni. Non dimenticherò mai la squadra che mi ha permesso di arrivare in Europa. Dio voglia che non abbia deluso nessuno». Sorpresa: a Fiumicino c'era Francisco Lima. «Vado via con tranquillità e rispetto. Sono alla Roma da tre anni ed è stata la società dove ho fatto la mia carriera. Un addio? Sì, credo che andrò in Spagna. In due settimane si saprà il mio futuro. La Roma mi ha chiamato per rinnovare, ma voglio prima valutare le proposte».

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