di LUCA CATTANI MILANO — Il posto di Zaccheroni è salvo.
In una delle giornate più convulse degli ultimi tempi, tra una riunione e un'altra, Moratti ha ribadito la fiducia al tecnico romagnolo: «Vorrei capire da voi qual è il problema, perché io lo leggo solo sui giornali e di più non so. Sinceramente questo attacco non ce lo aspettavamo». La prima riunione, nella tarda mattinata, ovvero quando il presidente Facchetti è salito nei suoi uffici della Saras: «Gli ho confermato quanto sia difficile il momento dal punto di vista economico e quindi non ci facciamo tante illusioni. Nulla è cambiato da quando ci siamo visti l'ultima volta». Un Facchetti delegittimato? «Esiste un presidente ed esiste un consiglio d'amministrazione, quindi saranno loro che poi ci diranno esattamente e ci proporranno cosa fare». Perciò, la giornata di ieri non ha dato lustro a Zaccheroni, ma anche a Facchetti, che invece, secondo qualcuno, era all'oscuro dell'attrazione tra Moratti e Mancini. Moratti ha persino tracciato una sorta di bilancio, dicendo che «Il primo a non essere soddisfatto è Zaccheroni perché non è stata una stagione di successo. Lui pure proseguito il patron nerazzurro ha tutte le ragioni perché abbiamo avuto infortuni e altri problemi e ha preso la squadra a stagione in corso. Non è stata una stagione fortunata e non è che siamo qui a fare salti di gioia per quello che é successo. Stiamo cercando di costruire la prossima stagione e cerchiamo di farlo nel migliore dei modi». Per certi versi, queste parole ricordano molto quelle che un anno fa, o giù di li, venivano spese nei confronti di Cuper. Salvo poi, lo hanno visto tutti, capitolare dopo la trasferta di Brescia. A proposito, l'argentino? Si ha infatti la sensazione che nella riconferma di Zaccheroni abbia giocato un ruolo fondamentale la posizione dell'ex tecnico. Specialmente dei suoi emolumenti da 4 milioni di euro netti l'anno che l'Inter dovrà pagargli ancora per 13 mesi. Nel pomeriggio, riunione tecnica nella sede di Via Durini tra Facchetti e il tecnico Zaccheroni. Si è parlato di strategie future, come del resto negli ultimi giorni. Moratti, infine, si è soffermato sul mercato, rispondendo ai quesiti su Veron e Davids: «Ci stiamo guardando in giro per capire quali sono le condizioni migliori per trattare i giocatori. Uno dei due l'abbiamo avvicinato, mentre l'altro nome è sbagliato». Tradotto, significa che per Davids è praticamente fatta, mentre Veron tramonta parallelamente ai progetti su Mancini. Infine, su Emerson: «Credo che sia difficile proprio per una questione economica», Moggi ne sarà contento. Intanto, rimbalza voce di una terza operazione conclusa a parametro zero. Dopo gli ingaggi di Cambiasso e Favalli, i nerazzurri si sarebbero assicurati anche Lampros Choutos (25 anni), ex primavera della Roma. L'attaccante, che si svincola dall'Olympiakos, dovrebbe inizialmente trovare sistemazione in prestito. Si stanno valutando le candidature di Brescia, Parma, Anderlecht e Standard.