L'ULTIMA AMICHEVOLE
Roberto Mancini, festeggiato dai tanti tifosi laziali presenti sugli spalti, per onorare l'impegno manda in campo il meglio di quel che passa il convento, in casa laziale, questo momento. L'allenatore deve, infatti, rinunciare a tutti i convocati nelle varie nazionali e ad alcuni infortunati, per cui per completare la rosa deve far ricorso anche ad una mezza dozzina di allievi nazionali che vengono utilizzati nei minuti finali della partita. Noblesse oblige i biancocelesti si congedano con un successo griffato Muzzi. Ma il primo applauso a scena aperta è per i padroni di casa al 26': Buonocore con un delizioso pallonetto serve Manca che in rovesciata impegna Sereni in un difficile intervento. Il portiere serve con le mani Liverani che apre sulla sinistra per Inzaghi che con un pennellata d'autore al centro dell'area canarina consente a Muzzi la deviazione di testa vincente. Ma il Frosinone, che ha maggiori motivazioni degli avversari, non ci sta a perdere e in un paio di occasioni ha la possibilità di pareggiare, prima con De Cesare al 4' della ripresa, il cui tiro viene respinto da Mihajlovic, e al 19' con Aquino la cui bordata è deviata di pugno in angolo da Casazza. La gara è piacevole con vari capolgimenti di fronte, ma è soprattutto una festa per salutare il ritorno del Frosinone in C1 dopo diciassette anni di attesa. E a quattro minuti dal termine i tifosi che avevano già scavalcato le reti di recinsione decidono di porre fine alla gara con una festosa invasione di campo che costringe l'arbitro Forconi a porre fine al match.