«È il mio sogno allenare la Roma»
In vacanza. «Ma io mi ritengo ancora l'allenatore del Chelsea» dice subito ai microfoni del Bar Forza Lupi di Nuova Spazio Radio. Ma l'ipotesi di un Ranieri tecnico della Roma le piacerebbe? «Certo, da romano e romanista mi piacerebbe moltissimo allenare la Roma. Guidarla è un rischio che correrei più che volentieri, a patto però che ci sia un progetto sulla base del quale costruire qualcosa per far crescere la squadra e vincere. Perchè, sia chiaro, a me piace vincere. Altrimenti poi mi direste che sei tornato a fare?». Potrebbe riuscirci una Roma costretta a Samuel ed Emerson? «Sostituire le colonne portanti è complicato perchè la squadra ne risente moltissimo. Ma, tutti sono utili e nessuno è indispensabile». E i giovani in rientro a Roma? «Non li conoscono, ma mi dicono che sono molto bravi. Certo, però, che una squadra che ha un campione come Totti che vuole e merita di vincere il Pallone d'Oro, va costruita per aiutarlo e per lottare alla pari con le prime. I giovani possono essere utili, ma solo se inseriti accanto ai campioni e massimo due alla volta. Metterli dentro tutti insieme nuocerebbe sia a loro che alla squadra». Fra. Bov.