Oggi ultimo Cda prima della ricapitalizzazione. In ballo Lotito e Ligresti, spunta un canadese
La partita della vita inizia oggi. Cda in mattinata (ore 10.30, studio Ripa di Meana), con la speranza che arrivi il via libera per l'aumento di capitale da 188 milioni. Senza ulteriori ribaltoni si partirà il 24 maggio: attesa l'approvazione del prospetto informativo da consegnare alla Consob. Il prezzo di emissione, invece, è già stato fissato: 1 euro. Ora è caccia a nuovi investitori. L'azionariato popolare come supporto («Lazionista» lavora sulla fiduciaria), un imprenditore, più di uno, come forza trainante. Tanto meglio se l'aiuto decisivo arrivasse da un investitore già presente nel Cda o nell'azionariato, anche se Ligresti non ha sciolto le riserve e Ricucci ha già detto che oltre il 3% non andrà. Secondo il club, che ostenta fiducia, il 14% dell'aumento è coperto proprio grazie all'aiuto dei partner attuali: Ricucci, Ligresti (che in realtà è un punto interrogativo), Capitalia e Bnl. Usciranno di scena Puma e Cirio. Poco, troppo poco per coprire l'operazione in modo integrale. Il presidente Longo usa toni rassicuranti: «Ci bastano 50-60 milioni per andare avanti, l'iscrizione al campionato è già al sicuro». Ci crede, il presidente. La Lazio condonerà probabilmente la sua pendenza con fisco: prima rata il 20 luglio, 85-90 milioni da versare entro il 2004. Non basterà chiaramente la disponibilità di quei 60 milioni tetto minimo ipotizzato da Longo, ma questo è il modo per aggirare le problematiche imposte dalle nuove norme per l'iscrizione al prossimo torneo. E allora si sfoglia la margherita: Lotito attende, Polegato si defila, gli olandesi sono alla finestra, spunta un investitore canadese (nei giorni scorsi contatti con l'Ad Masoni), si attendono le prossime mosse della cordata di San Marino, che sta studiando un'altra forma di inserimento nel club. I tifosi esortano il gruppo romagnolo a fornire credenziali e pensano a un corteo per risolvere il tormentone. I gruppo Merloni esclude coinvolgimenti: «Non siamo interessati, se la squadra va male deve fallire». Fax e mail di protesta contro il re degli elettrodomestici. La società è paralizzata: difficile operare sul mercato e blindare Mancini. Che è nei piani di Inter e Liverpool. Il segnale di Mihajlovic: «Vorrei restare per vincere il derby e affrontare la Juve che l'anno prossimo avrà Mutu. L'Inter? Non credo le serva un difensore di 35 anni». Stam è ufficialmente del Milan per 10,5 milioni: Borriello resterà a Milano, perché, spiega il diggì De Mita, «abbiamo già 4 attaccanti». E poi c'è Pandev. Si tratta col Valencia per estinguere il debito-Mendieta. E per disegnare un futuro migliore. La Lazio vuole veleggiare verso il domani senza più paura.