Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

MADRDI — Le 21 medaglie di Berlino sembravano irraggiungibili alla vigilia.

default_image

  • a
  • a
  • a

Alla vigilia dell'ultima giornata il bottino totale, compresi sincronizzato, tuffi e fondo, era di 20, a un solo podio dall'edizione tedesca di due anni fa. Poi il botto dell'ultima giornata con addirittura cinque medaglie. È mancato solo l'oro ieri. Per il resto la squadra dell'«ammiraglio» Castagnetti («sono molto soddisfatto, soprattutto dei rilievi cronometrici») non si è fatta mancare niente. E, proprio nell'ultima giornata, sono arrivati anche i primi podi del settore femminile, dove l'Italia non conquistava una medaglia individuale dal 1995. In tutto dalla vasca sono arrivati ben 14 medaglie, 5 d'oro, 2 d'argento e 7 di bronzo. Un medagliere più ricco di medaglie complessive (14) ma appena meno nobile rispetto all'Europeo del 2000, ad Helsinki, che si chiuse con 11 medaglie: 5 d'oro, 5 d'argento e una di bronzo. A Berlino, due anni fa, i podi furono 11: 4 ori, 5 argenti e 2 bronzi. Ad aprire le danze ieri ha cominciato Alessandra Cappa, bronzo nei 50 dorso in 29"28, record italiano, nella gara vinta dalla ceca Ilona Hlavackova in 29" netti. Poi è scesa in acqua Paola Cavallino. Anche per lei è arrivato il record italiano e una medaglia appena più pregiata di quella della Cappa. La sua nuotata fluida nei 200 farfalla le ha consentito di abbattere il 2'09"49 di Francesca Segat di 22 centesimi (2'09"27). Alle spalle dell'imprendibile polacca Jedrzejczak (2'06"47) ha vinto il duello con l'inossidabile danese Jacobsen proprio nelle bracciate finali. La Cavallino aveva già conquistato il passaporto per le Olimpiadi. Nemmeno il tempo di rifiatare e scendono in acqua i maschi per i 50 stile, la gara più veloce del programma. Occhi su Vismara, ma anche su Popov. Lo Zar ha dominato, nuotando un ottimo 22"32. Lorenzo Vismara ha allungato un pò la bracciata finale e si è fatto precedere per l'argento dallo svedese Nystrand di appena tre centesimi chiudendo in 22"45. Il piatto forte della giornata per l'Italia, però, erano i 400 misti. Alle spalle dell'ungherese Cseh si sono piazzati, divisi da un solo centesimo, Luca Marin, argento, e Alessio Boggiatto, bronzo. Il tempo, 4'14"31, è buono, migliora di oltre due secondi il personale con cui si era presentato qui a Madrid.

Dai blog