Mauresmo-Capriati finale da Grande Slam per gli Internazionali del Foro Italico
La giocheranno la francese Amelie Mauresmo e l'americana, di origine e nome italiani, Jennifer Capriati, figlia di un brindisino e di una hostess della defunta Panamerican. Entrambe le giocatrici hanno una lunga storia con il nostro torneo. La Mauresmo, che ieri ha dominato la russa Zvoraneva, ha giocato a Roma ben tre finali. E' vero che le ha perdute ma per perderle le ha dovute raggiungere. L'anno scorso, ad esempio, la francese ha battuto una dopo l'altra la Capriati e Serena Williams mentre in finale è arrivata a due punti dalla vittoria contro la belga Kim Clijsters. In precedenza le avevano impedito il successo prima Monica Seles e poi la sorprendente Jelena Dokic. In quanto alla Capriati la prima volta che è venuta a Roma, nel 1990, aveva solo 14 anni ed era considerata la bambina prodigio del tennis mondiale. Qualche settimana dopo sarebbe diventata la più giovane semifinalista nella storia del Roland Garros, due anni dopo avrebbe vinto le Olimpiadi battendo in finale Steffi Graf. Purtroppo Jennifer ha poi patito una crisi di rigetto che l'ha allontanata dal tennis, ha provocato la separazione tra i suoi genitori e le ha fatto smarrire il senso della realtà. Sembrava perduta, non solo per il tennis, ma proprio il tennis l'ha recuperata. E' stato un rientro difficile per una ragazza abituata a vincere e ad essere trattata come una star. Mi ricordo la prima partita che ha giocato quando è tornata a Roma nel 1997, perse da Chanda Rubin commettendo più di dieci doppi falli. In classifica lei che era stata numero 6 a 15 anni è precipitata oltre il centesimo posto E' risalita con molta fatica ma nessuno avrebbe mai immaginato che nel 2001 sarebbe riuscita a vincere l'Australian Open ed il Roland Garros, che si sarebbe ripetuta in Australia annullando quattro match point alla Hingis e che sarebbe arrivata al numero uno. Dopo essersi presa tutte quelle rivincite, soprattutto su se stessa, si è calmata un po' ma ' rimasta competitiva ai massimi livelli come ha dimostrato ieri battendo una giocatrice, Serena Williams, contro la quale aveva perso otto volte di fila. La partita è stata equilibrata fino al 4 pari, anzi era stata la Capriati a correre qualche rischio e ad annullare tre palle break ma quando è riuscita, alla prima occasione utile, a togliere la battuta a Serena ha chiuso il primo set per 6-4 e dallo 0 a 1 nel secondo ha infilato cinque giochi consecutivi. Sul 5 a 2 è arrivata al match-point ma qui ha comnesso un doppio fallo che poteva riaprire l'incontro. Infatti Serena, giocando con la tranquillità di chi pensa di avere già perduta, l'ha avvicinata fino al 5 a 4 procurandosi due palle per il 5 pari. Le avesse sfruttate, non so come sarebbe andata a finire, invece è riuscita a chiudere anche perché Serena, pur migliorata rispetto ai primi turni, non è ancora la stessa dell'anno scorso. In precedenza la Mauresmo aveva dominato la Zvonareva contenendo il ritorno della russa che nel secondo set è risalita dal 4 a 1 fino al 4 a 3 sciupando male la palla del 4 pari. La partita ha giustificato molti rimpianti perché se Silvia Farina fosse riuscita la sera prima a battere la Mauresmo forse avremmo avuto un'italiana in finale.