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Al Sudafrica i mondiali del 2010, delirio a Johannesburg

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Migliaia di sudafricani di tutte le razze e tutte le etnie hanno ballato per la gioia alla notizia che il Sudafrica è stato scelto per la Coppa del Mondo 2010. A Mary Fitzgerald Square, una piazza nel pieno centro di Johannesburg, la folla ha fatto volare in cielo centinaia di palloncini colorati subito dopo l'annuncio da Zurigo e ha iniziato spontaneamente a cantare l'inno nazionale, Nkosi Sikel'Iafrika, Dio salvi l'Africa. Il calcio è di gran lunga lo sport più popolare in Sudafrica, soprattutto tra la maggioranza nera, e la gioia ha anche il sapore dolce della rivincita, dopo la delusione del 2000 quando il Paese, che si aspettava di ottenere la Coppa 2006, perse per un solo voto contro la Germania. Il presidente sudafricano Thabo Mbeki ha parlato alla nazione subito dopo l'annuncio e ha detto: «Ora andiamo tutti a festeggiare, ma lunedì dobbiamo tutti rimboccarci le maniche e iniziare a lavorare per meritarci la fiducia che la Fifa ci ha dimostrato». «Il calcio è uno sport universale - aveva detto in precedenza Blatter - e deve coinvolgere tutto il mondo. L'Africa ha guadagnato il diritto di ospitare la Coppa del Mondo per la qualità del suo calcio che è stato capace di vincere per due volte di seguito la medaglia d'oro olimpica con la Nigeria nel 1996 e il Camerun nel 2000 e per la capacità organizzativa già dimostrata in altre occasioni. Oggi siamo orgogliosi di dire che l'Africa ha presentato delle ottime candidature».

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