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Il club bianconero ha declinato la richiesta proveniente da Roma nonostante siano stati venduti 20 mila tagliandi

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Per la precisione la Juventus ha spedito nella Capitale 3870 tagliandi, tanti quanti ne contiene il settore ospiti dello Stadio Delle Alpi di Torino. Tanti quanti, a onor del vero, ne aveva richiesti a suo tempo alla premiata ditta Moggi & Co la società biancoceleste; finita ora nel mirino dei propri tifosi, che quanto meno vedono in una simile richiesta una, come definirla, vogliamo dire «scarsa lungimiranza»? Del resto parliamo della finale di Coppa Italia fra Juve e Lazio, in cui le due squadre si giocano La stagione. Ed ecco che, al momento della finalissima, gli ultras laziali dovranno dare la caccia ai biglietti con ogni mezzo. Il discorso non è peregrino: interessa l'ordine pubblico. Perché, se è vero che di biglietti ne erano stati domandati in effetti pochini, negli ultimi giorni si era capito benissimo che la richiesta sarebbe aumentata e che si sarebbe arrivati a un flusso di tifosi dalla Capitale decisamente più consistente. Di qui la nuova cifra, alla quale la Juventus ha risposto con un diniego. Per i supporters della Lazio i posti già assegnati sono 3870, non uno di più. Chi proprio vuole, potrà tranquillamente andarsene al botteghino del Delle Alpi - qui nel Lazio infatti la prevendita è stata già sospesa - e mettersi in fila in mezzo agli ultras bianconeri. Che, visti gli «ottimi» rapporti fra le due tifoserie, saranno ben felici di mescolarsi agli «amici» venuti da Roma. Come dire, il problema per l'ordine pubblico non è trascurabile, e in quanto tale è stato fatto presente anche dai vertici della polizia romana, che hanno dunque girato ai colleghi torinesi e alla Vecchia Signora la nuova richiesta laziale di avere più biglietti. Nulla di fatto, la risposta della Juve è quella già descritta. Tanto più incomprensibile se si pensa che per la finale non è che i bianconeri abbiano proprio fatto il pienone, anzi. Di tagliandi finora ne sono stati staccati circa 20 mila: vale a dire, il Delle Alpi è tuttora mezzo vuoto. Certo, si obietterà, i tifosi di Del Piero e compagni naturalmente si accalcheranno ai botteghini all'ultimo minuto. Andando appunto ad incontrarsi con i tifosi arrivati il giorno stesso dalla Capitale. Logica a un certo punto la rabbia degli ultras laziali, che già ieri sulle radio romane annunciavano l'intenzione di presentarsi allo stadio «senza biglietto, e allora staremo a vedere». A meno che, in un rigurgito di saggezza, i responsabili dell'ordine pubblico torinese impongano un comportamento adeguato al club indigeno, magari in considerazione del fatto che altrimenti - fuori e dentro lo stadio - in contatto le due tifoserie verranno a trovarcisi per forza. Viceversa le ragioni dei club avranno avuto la meglio un'altra volta. E in caso di eventuali incidenti le lacrime saranno quelle del coccodrillo.

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