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di TIZIANO CARMELLINI MANCANO novanta minuti per la chiusura del campionato, ma il mercato ...

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La Roma prima deve risolvere la questione legata alla proprietà e alla cessione di alcuni asset (che avverrà non prima della fine di maggio) che daranno nuovo vigore alle casse societarie. Così, in mancanza di referenti, Baldini prende tempo. Intanto però continuano ad arrivare offerte da tutte le parti. Data per scontata la permanenza in giallorosso di capitan Totti (almeno per quest'anno), che resta la perla del mercato estivo, i giocatori più corteggiati sono ancora Samuel ed Emerson. Dopo l'offerta arrivata dal Chelsea di Abramovich che per l'argentino sarebbe pronto a mettere sul tavolo 23 milioni di euro, continua l'attacco del Real Madrid: soluzione che Samuel preferirebbe. Il botta e risposta telefonico tra la Roma e gli emissari dei «galacticos» continua ininterrottamente ma un nuovo incontro ci sarà solo nei primi giorni della prossima settimana. L'appuntamento telefonico è fissato per oggi, quando le due parti decideranno come e quando incontrarsi e, probabilmente, su quali basi trattare. Roma e Real Madrid sono al momento molto lontane: l'offerta del club madridista è considerata «ridicola» da Trigoria che vorrebbe mantenere separate le due trattative. Per Samuel bisogna arrivare attorno alla cifra offerta dal Chelsea, mentre per Emerson i giallorossi hanno chiesto 20 milioni. Troppi secondo il Real che valuta a questo punto sulla stessa cifra l'altro uomo-mercato: Morientes. Anche qui diverse vedute dell'affare: la Roma sarebbe interessata all'attaccante ora al Monaco, ma solo in prestito. Il Real potrebbe anche accettare questa ipotesi vista la nota precarietà di Ronaldo. Sabato intanto a Roma arriverà anche Gilmar Veloz, procuratore di Emerson, è quindi probabile un incontro «comune» attorno ai primi giorni della prossima settimana: praticamente quello annunciato in qualche modo dallo stesso giocatore nella conferenza-sfogo della settimana scorsa. Il marasma mercato innescato dalla corte madridista ai «fenomeni» giallorossi non sembra comunque preoccupare Capello. «I tifosi sono preoccupati? Noi no e ora pensiamo a giocare bene domenica a Genova per far dimenticare quanto visto a Palermo». Il tecnico non si nasconde e sull'argomento «mercato» resta sulla sua posizione. «La volontà della Roma — spiega — è quella di tenere tutti i suoi campioni, ma dipenderà dalla presidenza. Sarà Sensi a decidere. Gli obiettivi del prossimo anno? Lo scudetto, perché anche nella prossima stagione punteremo al massimo». Certezze, poche, anche da Dacourt. Il francese, ieri pomeriggio agli internazionali di tennis, ha rassicurato sul suo futuro. «Resto alla Roma — ha detto sicuro — perché sto bene in questo gruppo e in questa città. Gli altri? Non so, il calcio è così oggi sei qui domani da un'altra parte. La situazione economica non è buona, ma noi in campo abbiamo sempre dato il meglio». Perentorio su quello che interessa di più al popolo romanista: il futuro di Totti. «È uno fortissimo e tutti vorrebbero comprarlo, ma lui deve restare in questa città: perché Roma senza Totti sarebbe come Roma senza Colosseo».

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