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Cunego in volata, Mcgee in rosa

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Beffati Garzelli e Rebellin. Pollack cede la leadership all'australiano

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Lo si attendeva più oggi che ieri, a dire il vero, ma il 22enne veronese ha anticipato i tempi e ha stupito tutti, vincendo in volata a Pontremoli. Non una volata a ranghi compatti, perché sulla salita del Brattello (vetta a 21 km dal traguardo) il gruppo si era frazionato in diversi tronconi, e tutti gli sprinter puri, da Petacchi a Cipollini alla maglia rosa Pollack, erano rimasti attardati. Restavano però davanti tutta una serie di corridori veloci, come per esempio McGee (che ha riconquistato la testa della classifica), o Moreni, o Astarloa (che è rientrato nell'ultima discesa dopo aver perso terreno sulle rampe finali del Brattello); per non parlare dei due favoriti della vigilia, ovvero Garzelli e Rebellin. Ebbene, Cunego li ha battuti tutti, infilandoli con una volata magistrale, giunta al termine di una tappa corsa in maniera sopraffina dalla Saeco. In avvio di frazione il ds dei rossi, Martinelli, ha mandato in fuga Fornaciari e Stangelj (insieme ad altri 21). E quando il plotoncino degli attaccanti si è frantumato in salita, ha lanciato Stangelj in un contropiede che ha costretto la Vini Caldirola di Garzelli agli straordinari per annullare la fuga. Una volta ripreso lo sloveno, a soli 2 km dalla vetta del Brattello, gli altri Saeco si sono messi a loro volta in testa a imporre un ritmo forsennato. Addirittura Cunego in prima persona ha tentato un allungo (più che altro dimostrativo) con Simoni a ruota, in vista del traguardo del Gpm. Sulla discesa l'andatura di Mazzoleni e soci ha impedito ai velocisti in ritardo di fare un pensierino ad un eventuale ricongiungimento. Non solo: ha anche prosciugato le residue energie di McGee e delle altre ruote veloci del gruppo di testa, il tutto a beneficio dello sprint di Cunego, che ora in classifica è davanti al suo capitano Simoni, e questo fatto promette giornate pepate da qui in avanti. Con Garzelli abbattuto per non essere riuscito a conquistare un abbuono per limare qualcosa in classifica, e Popovych che ha perso l'importante gregario Gasperoni (ritiratosi per problemi fisici), probabilmente anche oggi sarà la Saeco a dettare rime e ritmi. L'arrivo, ne parliamo da giorni, è quello in salita di Corno alle Scale: gli ultimi 3 km sono durissimi, ma non è che il resto della tappa (191 km in tutto) sia poco accidentato.

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