Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

di LUCIANO CLERICO MONTMELÒ — «Complimenti Michael»: da Re a Re.

default_image

  • a
  • a
  • a

Il tedesco a Barcellona ha vinto la 75ma gara della sua vita, il 6o suo gran premio di Spagna, la 5/a gara consecutiva su cinque disputate (eguagliando il record di Mansell). Con lui trionfano le Ferrari. Barrichello è 2/o e per le rosse è la 172 vittoria, la 64/ma doppietta. Alle loro spalle tiene solo la Renault: Trulli 3/o, primo podio stagionale per lui, Alonso 4/o. Renault si conferma seconda forza del campionato battendo nettamente il confronto con le Bar-Honda (Sato 5/o, Button 8/o). Così è finito il gp di Spagna che su tutti, inarrivabile, ha visto Michael Schumacher correre come contro se stesso, quasi non avesse avversari. Dietro di lui, i comuni mortali, in una gara straordinaria per intensità dall'inizio alla fine. La gara è stata entusiasmante fin dalla partenza. Perchè c'è stato subito il primo colpo di scena: quella prima curva che avrebbe dovuto vedere sangue e scintille tra Schumacher e Montoya ha visto invece sfilare davanti a tutti Jarno Trulli. Partito dalla 4/a posizione «scaricatissimo» (come del resto Schumacher), il pescarese è scattato in testa bruciando allo start ben tre avversari: oltre a Schumi, anche Takuma Sato con la Bar-Honda e Juan Pablo Montoya con la Bmw-Williams. Per Trulli, così, la soddisfazione di condurre un gran premio in testa, anche se solo per nove giri. Ottima anche la partenza di Alonso, a sua volta scarico: dall'8/a posizione ha superato al primo giro sia Ralf Schumacher, sia Panis. Trulli è durato nove giri, tanti quanti sono bastati a Schumi per riportarsi al comando della gara dopo la prima sosta. Partite entrambe con poca benzina a bordo, le Renault sono state le prime a fermarsi (giro 9 Alonso, giro 10 Trulli). Schumi si è invece fermato all'undicesima tornata, un solo giro dopo ma fatto ad un ritmo tale che dopo la sosta (6,7) il tedesco è uscito dai box davanti. E ci è rimasto, cavalcando sovrano verso la conquista del suo sesto gran premio di Spagna. Nessuno come lui. Alle spalle di don Miguel Schumacher, la lotta tra i secondi ha visto lo scudiero Rubinho risalire di credibilità e posizioni: scattato dalla 5/a posizione, il brasiliano è riuscito a tenerla nonostante avesse la sua Ferrari molto più carica. Strategia da due sole soste per lui, una tattica che ha pagato: Barrichello di tornata in tornata è infatti risalito fino alla seconda posizione, conservandola. Alle loro spalle ha brillato ancora una volta davanti ai 108.300 spettatori del Montmelò (record per la Spagna) la stella di Fernando Alonso: il giovane asturiano, dopo aver conquistato in partenza due posizioni (da 8/o a 6/o), con una strategia a tre soste è riuscito a sopravanzare anche Sato a Montoya, conquistando saldamente la quarta posizione alle spalle del compagno di squadra. La difenderà fino alla fine, mentre sarà Montoya a non reggere il passo: al 47/mo giro un fumo bianco è salito dalla sua Bmw-Williams mentre era ai box e il colombiano inseguiva in 7/a posizione. Fine ingloriosa. Oltre a Ferrari e Renault, punti anche Sato (5/o), Ralf Schumacher (6/o), Fisichella (7/o, grande prova per lui) e Jenson Button (8/o dopo essere partito 14/mo).

Dai blog