di GIANFRANCO GIUBILO PER calendario, l'Olimpico avrebbe dovuto ospitare il saluto, e l'omaggio ...
Niente festa, niente abbraccio corale: la Roma torna, per la terza volta consecutiva, al Barbera di Palermo, campo sul quale è stata fin qui onorata da un pubblico, non soltanto romano, ampiamente amico, ma anche da un'apprezzabile fortuna, prima di fronte al Chievo, poi contro l'assetato Empoli. Questa volta l'attende il Perugia, che si affida alla matematica per tenere viva la fiammella di speranza legata al raggiungimento, obiettivo minimo, di quel quart'ultimo posto che lo porterebbe allo spareggio con la sesta del campionato cadetto. Questo per sottolineare come le motivazioni siano, in questa sfida in campo neutro, tutte da una parte, la Roma essendo divenuta titolare di uno dei quattro inappellabili verdetti finora espressi dal campionato: Milan tricolore, giallorossi in Champion dalla porta principale, Juventus al preliminare, Ancona da un pezzo in Serie B. Per Fabio Capello, potrebbe già essere tempo di esperimenti: non soltanto il collaudatissimo De Rossi, punto fermo della prossima stagione, ma perfino il baby Corvia che non sarebbe novità assoluta, e magari qualche campione finora relegato ai margini, non per colpe proprie. A questa iniziativa, che il tifo sicuramente sarebbe portato a condividere nella prospettiva di una stagione che forse obbligherà a qualche rinuncia, si oppone il diktat dell'etica sportiva, il risultato di Palermo rivestendo interesse primario non soltanto per il Perugia, ma per tutte le squadre, quattro per la cronaca, tuttora in corsa a denti stretti per la salvezza. Sempre dal punto di vista di Serse Cosmi e dei suoi, va però valutato se sia più produttivo avere di fronte titolari fissi dalle limitate motivazioni o seconde linee che fremono per guadagnarsi una buona visibilità per il futuro. In buona sostanza, una partita che potrebbe avere un suo fascino spettacolare e per di più non inutile, almeno dal punto di vista di una delle due protagoniste. Del resto è abbastanza singolare che in questo penultimo turno non esista un solo incontro che non abbia un minimo di significato, perfino quello di Bologna, con il Lecce già salvo ma in cerca di un piazzamento più prestigioso. E potremmo avere anche la coda di spareggi non molto graditi al Trap, specialmente se dovesse riguardare la rincorsa all'ultimo posto disponibile per la massima competizione europea, con l'odierno Inter-Parma a offrire già qualche chiarimento in più. Insomma, un appuntamento non del tutto disprezzabile, forse un po' deludente per il tifoso della Roma, che stavolta sarà poco disposto ad avventurarsi in un viaggio costoso e disagevole, una volta perduto di vista un obiettivo sia pure chimerico. Con tante grazie ai delinquenti che entrano in uno stadio, impunemente, con proiettili di grosso calibro, e impunemente li lanciano. Ci vorrebbe la collaborazione di tutti, ma anche tanto coraggio, per isolarli, per non doverli ulteriormente subire.