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È polemica tra l'australiano Lleyton Hewitt e Sergio Palmieri, direttore degli Internazionali.

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S.Open 2001 e Wimbledon 2002, in sala stampa non ha tenuto la sua indole polemica ed è esploso: «Non so se verrò mai più a Roma. Le condizioni atmosferiche e di gioco erano davvero terribili, ma la cosa più grave è stata il programma degli incontri, il più incomprensibile ed ingiusto che io ricordi». Ma dire queste cose non bastava. Hewitt ha rincarato la dose: «Appena mi sono reso conto che i miei possibili avversari, Lapentti e Pavel, avrebbero giocato il lunedì, ho chiesto di riprogrammarmi come primo incontro della giornata del martedì, o al massimo nel pomeriggio. Invece mi hanno fatto giocare di sera». Come sono andate le cose, lo sanno tutti. Hewitt ha giocato martedì sera contro Seppi e poi mercoledì la prosecuzione dell'incontro di primo turno rinviato per pioggia. Contro Pavel è arrivato sfinito: «Il mio allenatore Rasheed ha chiesto di parlare con l'organizzatore del torneo, ma hanno risposto che non era possibile. Noi volevamo solo spiegare le nostre ragioni, ma ci hanno liquidato in modo brusco». Diretto ed eloquente l'attacco a Sergio Palmieri, direttore del Telecom Roma Masters. Così, infuriato con mezza Roma, Hewitt ha minacciato: «Non so se il prossimo anno verrò di nuovo a Roma». Pronta la risposta di Palmieri: «Una volta deciso, l'orario, stilato da una commissione formata da me, l'Atp e un rappresentante dei giocatori, non può venir cambiato. Ho parlato sia con Rasheed che col padre di Hewitt. Non ho rifiutato di incontrare nessuno». Intanto, Kim Clijseters, numero due del mondo e futura sposa di Hewitt, ha deciso di non gicoare al Foro Italico la prossima settimana. Dan. Dim.

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