di RINO TOMMASI ROMA — Filippo Volandri non ce l'ha fatta a raggiungere i quarti di ...
Tuttavia il livornese esce bene da una giornata infernale che lo ha costretto a giocare due partite contro avversari di classifica nettamente superiore. Infatti Volandri era riuscito a concludere il suo incontro di secondo turno che lo opponeva all'olandese Sjeng Schalken (numero 18 nella classifica mondiale) e nel quale le maggiori difficoltà gli sono state proposte dalla pioggia piuttosto che dall'avversario. Tuttavia il punteggio (6-2, 6-3) è stato un po' troppo severo se si considera che Schalken ha perso tre games da 40-15 e uno da 40-0. La partita era stata sospesa per la pioggia la sera prima sul 2 a 1 per Volandri. Alla ripresa Volandri è andato 4 a 1 prima di una nuova interruzione, quindi ha vinto il primo set per 6-2 ma qui ha avuto un passaggio a vuoto eloquentemente espresso da un parziale di 12 punti a 1 per l'olandese che così è andato in vantaggio per 3 a 0 nel secondo set. Poi Volandri, che ha giocato un tennis più aggressivo del solito, si è ripreso e con qualche aiuto del suo avversario ha infilato sei giochi consecutivi prima che la pioggia venisse nuovamente a fermare il gioco. Dopo circa cinque ore Volandri è tornato in campo per affrontare David Nalbandian, che non solo è numero 8 in classifica ma che, da buon argentino, ha caratteristiche tecniche molto più adatte alla terra battuta e un carattere molto più solido di Schalken. Volandri ha giocato una buona partita. Ha perso di misura il primo set per un piccolo passaggio a vuoto nel quale ha smarrito il suo colpo più sicuro, il rovescio. È rimasto agganciato fino al tie-break, qui è scivolato 1 a 5, ha tentato una coraggiosa rimonta ma sul 5 a 4 Nalbandian gli ha giocato un ace e un colpo vincente. Non si è perso d'animo, Volandri. Ha preso un break di vantaggio, ha avuto la palla del 3 a 0 ma è riuscito comunque ad andare 5 a 1 prendendo alcune coraggiose iniziative. Nalbandian è risalito fino al 5 a 3 ma poi Volandri ha chiuso il set. Non so se a quel punto Volandri abbia perso un po' di concentrazione o se, più semplicemente, abbia accusato la stanchezza. Purtroppo Nalbandian gli è scappato via togliendogli due servizi e portandosi 3 a 0. Filippo ha recuperato un break (3 a 2) ma qui la pioggia lo ha fermato. Al rientro, dopo pochi minuti, l'argentino, che pur essendo di qualche mese più giovane del nostro giocatore, ha un'esperienza ad alto livello molto superiore, è stato più pronto ma Volandri, salvando un servizio da 0-40 è riuscito a restargli in scia. Nalbandian è salito 5 a 3 ma quando ha servito per il match sul 5 a 4 si è trovato 0-30. L'illusione di una rimonta e di un rientro in partita si è però spenta perché gli ultimi quattro punti sono stati di Nalbandian. Peccato ma in ogni caso un buon torneo e una buona prestazione. Da segnalare, nella conferenza stampa che ha seguito la sconfitta dell'australiano Hewitt di fronte al romeno Pavel, alcune frasi dell'ex numero uno che si è lamentato dell'atteggiamento e delle decisioni del direttore del torneo, Sergio Palmieri. Chi ha avuto l'opportunità di leggere la biografia di un altro campione australiano, Pat Cash, vi avrà trovato alcune espressioni di evidente ostilità nei confronti dello stesso Palmieri, accusato di essere sempre stato al servizio di John McEnroe. Qualcuno ha insinuato che la rinuncia di Kim Clijsters al torneo femminile (comunicata ieri) fosse da mettere in relazione alla faida Palmieri-Hewitt (fidanzato della Clijsters) ma credo di poterlo escludere: la giocatrice belga si è ritirata al torneo di Berlino.