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VOLATA ROSSONERA

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I momenti-clou nella conquista dello scudetto

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Non a caso la svolta pro-Milan in cima alla classifica arrivò proprio nello scontro diretto del 6 gennaio all'Olimpico. Fino a quella sera, infatti, i giallorossi avevano guidato il campionato alla grande, tanto che arrivarono alla sfida della Befana con un netto +6 in classifica (ma con il Milan che doveva recuperare la partita interna col Siena). Complice l'infortunio di Inzaghi, Ancelotti si presentò a Roma con un centrocampo foltissimo e un solo attaccante, Shevchenko, poi autore della doppietta decisiva. Il Milan si portò a -3 e vincendo il recupero col Siena chiuse l'andata da Campione d'Inverno insieme alla Roma alla quota record di 42 punti. Nella prima giornata del ritorno, battendo l'Ancona a S.Siro e approfittando del pareggio casalingo della Roma con l'Udinese, i rossoneri presero per la prima volta da soli al comando della classifica e Galliani celebrò l'evento esultando davanti alla Tv al gol di Jankulovski. Da quel giorno il Milan non mollò più la vetta, scavalcando imperiosamente ostacoli duri come il derby di sabato 21 febbraio (vinto in rimonta per 3-2), la trasferta di una settimana dopo in casa della Lazio (1-0 con gol di Ambrosini) e quella del 14 marzo con la Juve (netto 3-1). Ma decisive sono state anche le partite casalinghe con Chievo (28 marzo, 2-2 al 97' mentre la Roma perdeva in casa col Bologna) ed Empoli (10 aprile, 1-0 con rigore di Pirlo all'86', con la Roma che sul neutro di Palermo batteva il Chievo) dirette da Paparesta e cariche di polemiche. Infine la vittoria nel big-match di ieri, la settima negli otto scontri diretti con le grandi del campionato, in cui il Milan ha lasciato loro solo 2 punti su 24 (1-1 a S.Siro con la Juve) dimostrando di essere superiore a tutti.

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