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Internazionali d'Italia nel segno di Federer

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Quando Federer ha comunicato la sua rinuncia al recente torneo di Montecarlo, è stata una buona notizia per il nostro torneo. Succede infatti che il calendario delle prove sulla terra battuta che precedono il Roland Garros è troppo fitto e chi ha concrete speranze di vincere a Parigi non può permettersi di giocare a Montecarlo, Barcellona, Roma ed Amburgo senza correre il rischio di arrivare all'appuntamento parigino senza le energie che quel torneo, il più faticoso tra quelli del Grande Slam, richiede. Al di là di queste considerazioni, Federer è in debito con gli Internazionali, dove l'anno scorso, pur essendo il grande favorito, è stato battuto in finale dallo spagnolo Felix Mantilla. Poiché il prestigio di quasi tutte le competizioni sportive è legato alla qualità del loro albo d'oro, mi pare evidente che il nome di Federer avrebbe arricchito gli Internazionali molto di più di quanto abbia fatto quello del pur meritevole Mantilla. La seconda ragione che rende praticamente obbligatoria la presenza del campione svizzero al Foro Italico è che rinunciando perderebbe i punti che ha comunque conquistato con la finale dell'anno scorso. Tecnicamente la terra battuta è la superficie sulla quale l'indiscutibile talento di Federer ha minori possibilità di esprimersi. Lo conferma il suo record al Roland Garros dove il giocatore ha raccolto, in cinque partecipazioni, tre sconfitte al primo turno, comprese quelle subite nelle ultime due edizioni. Inoltre tra Roma, Montecarlo ed Amburgo Federer conta sei sconfitte al primo turno ed un solo successo, quello ottenuto ad Amburgo due anni fa. Insomma per un giocatore del suo livello i risultati ottenuti in carriera sulla terra sono complessivamente modesti e comunque inferiori al suo rango. Quest'anno Federer ha già vinto tre tornei compresi l'Australian Open ed il torneo Master Series di Indian Wells. Ha perso soltanto a Rotterdam dall'inglese Henman ed a Key Biscayne dallo spagnolo Nadal mentre ha vinto, senza perdere un set, i quattro incontri di Coppa Davis che ha disputato. Oltre alla scarsa simpatia per la terra, sulla quale è comunque tennisticamente nato, Federer ha un altro problema. Infatti è un po' pigro, come spesso capita a chi ha moltissimo talento e qualche volta gli capita di accettare sconfitte che non gli appartengono. Proprio come quella subita l'anno scorso da Mantilla e che lui deve cancellare.

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