Il tecnico: gerarchie chiare però...
E Trap ci pensa «Mai dire mai»
«Da qui a luglio può succedere tutto e il contrario, mai dire mai...», è stato il titolo dato dal ct alla convocazione del numero 10 più amato, neanche fosse un novello James Bond. «Me lo ha insegnato un avvocato: anche nelle stanze più grandi, sempre lasciarsi aperto uno piccolo spiraglio in fondo per uscire», ha poi chiosato furbamente Trap, lasciando in sospeso da dove voglia scappare. Il sogno di mezza e forse più Italia calcistica - vedere Baggio in azzurro non solo per la celebrazione della carriera, come nell'amichevole con la Spagna, ma anche all'Europeo di Portogallo - non è escluso a priori. Naturalmente non da Baggio, che per l'occasione ha declassato la sua decisione di ritirarsi a fine campionato a «quasi definitiva»; e in sovrappiù neanche da chi alla fine dovrà dire sì o no, Giovanni Trapattoni. «Sono sempre stato abbastanza chiaro: quando mi è stato chiesto (da Carraro, ndr) se una celebrazione per Baggio avrebbe intralciato i nostri piani ho detto no...». Insomma, al di là degli spiragli, il ct che al prossimo Europeo si gioca tutto è stato esplicito sulla situazione azzurra. «Questo gruppo si è guadagnato l'Europeo, il percorso è già tracciato, le gerarchie sono chiare. Però possono succedere tante cose...». Cosa di preciso, lo insegna l'inatteso stop di Inzaghi, costretto ad operarsi nelle prossime ore. «È come per Roberto prima del Mondiale, chi può dire oggi se Pippo recupererà in tempo per il Portogallo?», ha commentato amaro Trap. A tener viva la speranza di Baggio c'è l'incognita del rientro di Del Piero, le condizioni fisiche di Cassano, oltre al rischio di altre defezioni di qui al 16 maggio. L'ostacolo, invece, è di altro genere. Trapattoni ha chiarito di non esser disposto a cedere alla pressione dei media. «Ho ritenuto giusto e doveroso un gesto nei confronti di un campione che ha deciso di smettere, e al quale consiglio di ripensarci. Per il futuro vedremo, ma non certo sulla spinta dei media: dovessi seguire quella, farei 30 convocazioni e 10 milioni di formazioni...». Baggio ha oggi rassicurato tutti, si accontenterebbe nel caso di far parte del gruppo senza storie. Ma una panchina può essere più scomoda per gli altri che per il Codino. «Le porte per Baggio non sono mai state chiuse - la conclusione di Trapattoni - Ne è mai esistito un dualismo tra me e lui: alla Juve in tre anni con me ha sempre giocato. Parlai con lui 15 giorni prima del Giappone, dopo un lungo infortunio condivisi la scelta....». Stasera intanto Trap lo manderà in campo, titolare: questo l'undici base. Buffon, Panucci, Cannavaro, Materazzi, Zambrotta, Fiore, Perrotta, Pirlo, Di Vaio, Baggio, Vieri.