Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Peruzzi torna in azzurro: un bel premio

default_image

  • a
  • a
  • a

L'ennesima prova straordinaria del numero uno questa volta vale la convocazione in nazionale, anche se il portierone laziale non si illude. «Sono molto contento - afferma al termine della sfida del Meazza l'estremo difensore - ma non mi illudo. Credo che questa decisione sia figlia della situazione di piena emergenza in cui si è venuto a trovare il Trap: non credo di poter far parte del gruppo che andrà agli Europei, ma posso dire che è una bella soddisfazione personale che mi premia professionalmente». Peruzzi torna in nazionale sessantadue mesi dopo: l'ultima volta aveva vestito la maglia azzurra a Pisa, in un amichevole contro la Norvegia finita a reti inviolate. Ma dopo l'ennesimo campionato da incorniciare anche il c.t. della nazionale si è dovuto arrendere all'evidenza. Anche ieri Peruzzi è stato autore di un paio di parate con l'aureola, di quelle che fanno gridare al miracolo tanto per intenderci. «Peccato per il risultato finale, ma ci sono ancora tre partite per poter recuperare lo svantaggio e le nostre dirette antagoniste devono disputare lo scontro diretto. La parata più difficile? Quella su Adriano nel primo tempo: ha calciato benissimo con un effetto a rientrare, la palla sarebbe finita nell'angolo basso. Abbiamo fatto un buonissimo primo tempo in cui potevamo trovare il vantaggio. Nella ripresa avevamo le gambe pesanti: la stanchezza per il derby disputato ed il caldo ci hanno frenato. Il risultato è giusto ma se fosse entrata la punizione di Mihajlovic che si è stampata sulla traversa non avremmo di certo rubato». Mancini può comunque tirare un sospiro di sollievo: la difesa ha retto l'impatto contro Adriano e Vieri mentre Stam ha dimostrato di essere in condizioni ottimali nonostante l'infortunio subìto. «Sto bene - ha dichiarato l'olandese in partenza per Kampen - non ho avvertito alcun tipo di problema. Non possiamo più sbagliare: c'è un solo punto di distanza tra noi ed il quarto posto, dobbiamo fare un percorso netto fino alla fine. San Siro? Mi piace giocare in questo stadio». Stefano Fiore, altro biancoceleste convocato da Trapattoni, mette in guardia i suoi compagni: «Non sarà facile riprendere l'Inter - ha dichiarato il centrocampista laziale - hanno un punto di vantaggio e noi dovremo affrontare tre squadre in lotta per non retrocedere. Lotteremo fino al termine su questo c'è da scommettere».

Dai blog