COMPLIMENTI ANCHE DA GALLIANI

Due punti rosicchiati con uno scontro diretto alle porte non è per niente male, anche se la missione, per i giallorossi è sempre di quelle impossibili. «Io ci credo sempre — ha detto il tecnico goriziano dopo la partita — ed ovviamente andremo su a Milano per giocarcela». Anche se San Siro, storicamente è un campo che per la Roma rappresenta un vero e proprio tabù. «Si, è vero, per noi si tratta di una trasferta ostica, ma ripeto, andremo lì per giocarcela anche perché possiamo accorciare ancora. La differenza tra noi e loro? Di tecniche non ne vedo, è tutto riconducibile a quello scontro diretto all'Olimpico». Poi, Capello si gode i tre punti presi sul neutro di Palermo, anche se, come tutti i grandi allenatori, trova sempre qualcosa che non va. «All'inizio abbiamo avuto qualche problema in difesa e sono stati bravi loro a cercare di approfittarne. Poi, però siamo saliti in cattedra ed il nostro gioco è diventato aggressivo». Grazie anche alle prodezze di un Francesco Totti, sempre più trascinatore e mattatore di ogni match. «Per vederlo all'opera, vale sempre pagare il prezzo del biglietto. Sta giocando delle partite straordinarie perché è particolarmente ispirato ed è in condizioni fisiche eccellenti». Il capitano, a fine gara, si è meritato le lodi di tutti, presenti e non. «Io non gli ho fatto i complimenti perché per me vederlo fare certe cose è la normalità. In ogni allenamento inventa qualcosa di simile. Che bella quella standing ovation tutta per lui». Poi c'è Cassano che, è sembrato non gradire troppo la sostituzione. «È andato bene e credo che sia pronto per Trapattoni. Non ha preso bene il cambio? È una cosa normale». Samuel, nonostante ultimamente abbia per la testa voglia di respirare aria inglese, ha fatto la sua parte. «Per tutto l'anno non ha creato problemi, ha fatto un campionato strepitoso dimostrando un grande attaccamento alla maglia». Sfortunato, invece, Carew. «Ha fatto un bel gol». Secondo posto ed ancora la matematica consente di arrivare al titolo. «Anche Galliani ci ha fatto i complimenti dicendo che con i punti che ha il Milan, negli anni scorsi, lo scudetto sarebbe stato già assegnato. Per ora penso allo scudetto poi al secondo posto. Anche se ho sempre in mente quel campionato 1976/77 e quel testa a testa Juventus-Torino».