Commuove Berger sulla Lotus di Senna
Le immagini della monoposto nera dai numeri gialli sfilata sotto la curva del Tamburello hanno lasciato grande emozione tra i sessantamila tifosi presenti in circuito. Sembrava letteralmente di rivedere Senna in pista a distanza di quasi vent'anni. Berger, che ha ammesso di aver avuto qualche difficoltà a ricordare "dove" fosse la prima marcia, ha girato con una grande bandiera brasiliana installata sulla monoposto. «Ayrton era un mio amico - ha detto Berger - e sono dieci anni che è morto. L'ho fatto per lui». Dopo il gran premio, ecco il commento di Jean Todt: «È stata una gara fantastica», ha detto il direttore della gestione sportiva della Ferrari. «È un inizio di stagione straordinario con Michael che ha infilato un poker di successi incredibile. La corsa è stata molto aperta e difficile. Abbiamo visto come sia bastato un niente alla partenza, come nel caso di Rubens, per perdere posizioni e poi trovarsi nell'impossibilità di recuperarle». Vincere a Imola, conferma Todt, è sempre speciale. «Ci tenevamo tantissimo, per svariate ragioni. È la gara che si svolge più vicino a casa nostra ed è stato bello correre davanti ai nostri tifosi e alla nostra gente. Per Michael e per me è inoltre una corsa speciale perchè siamo onorati di essere ambasciatori della Repubblica di San Marino». A fine gara è arrivato, come accaduto in passato ad Imola, anche il Presidente Montezemolo, che si è detto contento «per il pubblico italiano, per Imola e per la squadra», ha detto Montezemolo: «A volte non fare la pole, come avete visto, significa spingere ancora di più la squadra a fare meglio. Abbiamo concorrenti sempre fortissimi e per questo considero questa vittoria non solo molto bella, ma anche importante. Abbiamo visto una bella gara e una Ferrari fortissima capace di portare due macchine al traguardo».