L'Italia si avvicina ai quarti
La prima delle azzurre di Barazzutti a entrare in campo a Maglie è stata Francesca Schiavone, opposta a Barbora Strycova, 18enne (71 al mondo) il cui presente sarà certamente oscurato da un futuro assai più luminoso. La Schiavone, troppo fallosa per essere vera (ammetterà poi: «Ho incontrato grosse difficoltà all'inizio perché era la prima partita che giocavo sulla terra battuta dopo diversi mesi»), ha buttato via il primo set dopo essere risalita da 0-3 a 3-3 e poi da 3-5 a 5-5. Rimessa apparentemente in sesto la partita, la milanese non è riuscita a chiudere e si è fatta soffiare il set per 7-5. Ma l'impasse è finita lì, e un'altra Schiavone, più grintosa e precisa, ha passeggiato sui resti della Strycova, consumata da quel primo set giocato a tutta. Il 6-1, 6-0 con cui Francesca ha portato a casa il punto non ha bisogno di commenti. Tutt'altro percorso, invece, per Silvia Farina, che, pur vincendo in due set (6-3, 7-6) contro la Koukalova (74 al mondo), ha sofferto il triplo. E' partita bene, la nostra numero uno, e ha vinto un primo set giocato su scambi prolungati ed eleganti. Ma la ceca, tignosa fino all'inverosimile, non mollava una palla, e nel secondo set i suoi colpi parevano calamitati sulle righe. Pur obbligata a fare gli straordinari per ogni punto conquistato, Silvia è risalita da 1-4 fino a 5-5, per poi vincere il tie-break 8-6, grazie anche a qualche errore dell'avversaria.