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Bettini torna sul luogo del delitto Il livornese si è imposto due volte nella classica: oggi ci riprova (Rai3, ore 15.30)

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L'ha vinta due volte, il livornese, ma ora che ci torna ammette che non se la ricordava così dura. Non c'è il pavé delle Fiandre da affrontare, e le salite hanno pendenze più morbide rispetto ai muri fiamminghi. Ma sono ben più lunghe, e 10 côtes (così si chiamano), disseminate quasi tutte nella parte finale dei 258,5 km del percorso, si fanno sentire eccome nelle gambe dei corridori. Si corre per la Liegi in sé ma anche per la Coppa del Mondo, tantopiù ora che la riforma approvata dall'UCI ha stabilito che la challenge delle più prestigiose corse in linea non ci sarà più dal prossimo anno: e quindi sapere di poter vincere l'ultima Coppa regala stimoli in più. Bettini è ben piazzato in classifica, e oggi ha senz'altro grosse possibilità di guadagnare terreno. Potrebbe vincere la sua terza Liegi, ma, anche se non ci riuscisse, un piazzamento onorevole è ampiamente alla sua portata. Gli daranno filo da torcere Hamilton, primo nel 2003, e poi Bartoli, Vinokourov, Vandenbroucke, Boogerd, Di Luca, Popovych e Garzelli. Non ci sarà invece Astarloa, che, dopo essersi liberato dalla Cofidis, solo nei prossimi giorni potrà ricominciare a correre con la nuova maglia della Lampre. I tratti di gara decisivi saranno con ogni probabilità la Côte de la Redoute (a 35 km dal traguardo), la Côte de Sprimont (meno 29), la Côte du Sart-Tilman (meno 14) e la Côte de Saint-Nicolas (l'ultima salita, a soli 5,5 km dall'arrivo). Diretta tv su Rai3 alle 15.30. Mar. Gra.

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