Corradi suona la carica «A San Siro vinciamo noi»

Ogni volta, tra il successo nella Stracittadina e Bernardo da Siena c'è un signor Copelli di troppo. Nella passata stagione l'assistente di linea alzando la sua bandierina fece annullare il gol del raddoppio laziale - regolare n.d.r. - griffato dal bomber senese: di lì a poco ci pensò Cassano a ristabilire il risultato di parità. Questa volta, con un'attenzione chirurgica, ha richiamato l'attenzione di Rosetti per segnalare un fallo di mano del centravanti laziale in piena area. Ma il bomber biancoceleste non porta rancore, anche se ha da dire la sua sull'episodio avventuto in area. «Ho toccato la palla con la mano - afferma in sala stampa l'attaccante della nazionale - ma sono stato spinto da dietro da Mancini. Il rigore poteva anche essere assegnato, ma con la stessa attenzione anche l'altro assistente avrebbe dovuto segnalare all'arbitro il fallo di mano di Emerson sul tiro di Lopez. Sono rimasto spiazzato dalle dichiarazioni di Capello: è una persona intelligente ma ha detto cose inopportune. Tuttavia dopo la partita, a caldo, un atteggiamento del genere ci può anche stare. Il gol - continua la punta biancoceleste - mi ha regalato un'emozione fortissima: mostrare la maglia alla curva Sud è stato un gesto istintivo. Il mio rapporto con i tifosi della Lazio è sempre stato buono, anche prima del gol nel derby: semmai è cambiato quello con i sostenitori della Roma che mi hanno subito fatto una bella scritta sotto casa....! La partita contro l'Inter è importante: mancano poche giornate alla fine del campionato, dovremo cercare di vincere ad ogni costo. La Lazio deve giocare da Lazio: se rinunciamo a giocare andiamo in difficoltà e sappiamo che per vincere è necessario soffrire. Collina è l'arbitro più attendibile per dirigere la partita». Poi l'elogio ai suoi compagni. «Questo è un gruppo straordinario. Sono due anni che lavoriamo ad un progetto importante, che soffriamo in mezzo a mille difficoltà, siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo e vogliamo farlo fino in fondo. Vieri? Non conosco bene la situazione, mi piacerebbe che anche domani si allenasse, evitando di scendere in campo. Bobo è uno che fa la differenza. Per giocare insieme a lui in Nazionale bisognerebbe prepararsi tutti i giorni, come se fossimo compagni di club». Domani però proverà a batterlo.