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di FABRIZIO FABBRI CON lo striscione d'arrivo della regular season ormai a vista, mancano ...

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Questa sera (ore 20,30, Palazzetto dello Sport di Piazza Apollodoro, arbitri Faccchini, Mattioli, Sahin) sarà la Metis Varese l'avversario contro cui la Virtus giocherà per il proprio futuro e per dare un senso alla stagione con la ricerca della conquista dei playoff. All'andata i lombardi s'imposero per una sola lunghezza, 70-69, in una delle tante serate di questa stagione in cui il pallone decsisivo per la Virtus capitò nelle mani dell'irrequieto Myers, che non riuscì a trasformarlo in una vittoria. Ma le polemiche degli ultimi giorni, nate proprio dal malumore del numero 10, scaturite dopo l'opaco pomeriggio bolognese sono state presto seppellite da Piero Bucchi. Il tecnico emiliano infatti oltre alle sue riconosciute capacità tecniche assomma tra le note caratteristiche del proprio carattere un'educazione che difficilmente lo porta ad alimentare polemiche pubbliche, perdipiù nei confronti dei giocatori da lui allenati. «Dobbiamo pensare alla partita con Varese. Carlton mi ha spiegato il senso delle sue dichiarazioni ed il caso per me si è chiuso lì». Ed allora, seppellita l'ascia di gerrra, è bene che tutti, ma proprio tutti, si concentrino sulla sfida contro la squadra allenata dal rampante Giulio Cadeo. Che per non far torto alla Virtus si presenterà a Roma priva di tre pedine importanti quali Andrea Meneghin, Conti e Pavel Podkolzine, ultimo infortunato in casa varesina. Un piccolo vantaggio per Roma che però dovrà ritrovare l'entusiasmo smarrito a Bologna. La squadra, salvo Griffith, sarà al completo. E tanto basta per vincere e rincorrere un posto al sole dei play off.

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