Stam non recupera, Fiore ci crede lo stesso
Il centrocampista carica la squadra: «La Lazio è abituata all'emergenza, chi giocherà darà il massimo»
Le possibilità di recupero sono vicine allo zero anche perché la sfida con la Roma è in programma domani e all'orizzonte c'è la decisiva trasferta contro l'Inter di domenica prossima. Quindi, niente Stam, ma Stefano Fiore, sempre più leader della Lazio, non si pinage addosso: «A questa partita arriviamo con qualche assente, ma è ormai tanto tempo che siamo in emergenza. È già successo all'andata, chi giocherà darà comunque il massimo». Che ricordo ha della notte del 21 marzo? «Secondo me è stato meglio non giocare, si son dette tante frasi fatte ma noi sappiamo che lo spirito per giocare quella partita non c'era, indipendentemente se la notizia fosse vera o no. Se si fosse giocato sarebbe andata peggio». Domani sarà tutta un'altra storia... «Stavolta è in gioco il nome di Roma e speriamo tutti che sia una grande festa, una bella partita. Ora si ricomincia da capo e speriamo che tutto vada per il verso giusto». Chi rischia di più tra le due squadre? «È un derby importante e molto difficile, il più difficile degli ultimi anni. In passato arrivava a metà stagione e non era decisivo, ora lo è per tutte e due le squadre. Nessuna delle due può permettersi di perdere ed entrambe sono obbligate a vincere. Forse il pari andrebbe meglio a noi che a loro. La Roma è costretta a vincere sempre sperando che il Milan inciampi». Arbitrerà di nuovo Rosetti, come il 21 marzo scorso. «Va bene, sarà come ricominciare da zero come se niente fosse successo». Che cosa le fa più paura della Roma? «Hanno sempre detto di credere allo scudetto, ci credono e vorranno vincere. Alla luce delle ultime prestazioni sembra che stiano meglio loro ma la storia insegna che spesso chi è favorito finisce col perdere». La Lazio soffre molto i derby negli ultimi anni. «Stavolta abbiamo un vantaggio: il primo tempo giocato il 21 marzo ci ha scrollato la difficoltà di approccio alla gara che è sempre uno dei nostri handicap nei derby». Come si spiega il digiuno degli attaccanti della Lazio che rischia di diventare un problema senza soluzione? «Le nostre quattro punte stanno facendo ottime cose. I gol che fa il resto della squadra sono frutto del loro grande lavoro. È stato un anno storto per qualcuno: Muzzi ha avuto problemi, Inzaghi è stato fuori tre mesi ed anche Lopez non è stato mai bene. Magari segneranno tutti nel derby». Che cosa è rimasto della vittoria sull'Ancona: «Solo i tre punti. Abbiamo sciupato molte energie in vista delle prossime partite, siamo entrati in campo convinti di fare una passeggiata ma questo è stato un campanello d'allarme per noi». Chiudiamo con la finale di ritorno di Coppa Italia. La sfida di avvicina... «Mi auguro di riuscire a vincerla e di centrare l'obiettivo del quarto posto, molto dipende da noi». Così parlò Stefano Fiore per rianimare l'ambiente depresso dalle assenze di Stam e Cesar. Il sortilegio maligno continua, ma la Lazio non si vuole arrendere alla sfortuna.