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Deludente la prestazione di Myers, in ombra anche McLeod, si salva solo Tusek. Delfono e Lorbek inarrestabili Giovedì spareggio con Varese

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Non inganni il punteggio, perché rispetto alla bella prova di Treviso la Lottomatica è stata molto meno in partita subendo, nonostante l'assenza nelle fila ospiti di Van Den Spiegel e Smodis, la fisicità degli ospiti che hanno presentato un Delfino da leccarsi i baffi ed un ottimo Lorbek. Roma non ha avuto ancora Griffith, ma questo, si sa è un vantaggio, ma è incappata ancora una volta in una serataccia di Myers che in versione-trasferta sta inanellando una figuraccia ditero l'altra. Ma la sconfitta di Reggio Calabria a Roseto lascia indietro l'insidiosa inseguitrice in chiave playoff a quattro lunghezze di distacco con l'obiettivo playoff sempre più possibile. I primi 20' di gioco hanno ricalcato un po' lo stesso copione visto una settimana fa a Treviso, con la squadra abbandonata completamente da un abulico Carlton Myers capace di sbagliare lo sbagliabile ed anche qualcosa di più. Solo che rispetto alla sfida del Palaverde anche Mceod, gravato da tre falli dopo appena 5', s'è messo per le penalità al margine della tenzone. Ed allora se la Virtus non è naufragata è stato solo per una metà di gara al limite della perfezione di Markone Tusek. L'Obelix sloveno ha messo a segno 16 dei 28 punti complessivi di Roma trovando un minimo d'aiuto solo in Tonolli ed Esposito. Ed allora, dopo essere precipitata anche a - 12 (29-17), aver chiuso, al riposo, sul 37-28, ha lasciato aperta per la Virtus la speranza. Ma nella ripresa non c'è stata l'attesa riscossa. Nonostante McLeod abbia fatto qualcosina in più Bologna ha allungato raggiungendo anche il + 15, 53-38. Delfono e Lorbek hanno fatto sfracelli sotto le plance e solo il rinnovato orgoglio virtussino, dote messa nel dna da un mesetto a questa parte, ha consentito di ricucire lo strappo in termini decenti. 74-66 alla fine e mente puntata a giovedì contro Varese. Sarà spareggio playoff ed allora ci sarà bisogno del miglior Myers. TEL AVIV - C'è da chiedersi se l'Uleb, dopo gli ultimi drammatici sviluppi della situazione in Medioriente culminati con l'uccisione di Rantisi, ledaer di Hamas, proseguirà nella testarda ed assurda convinzione di far disputare le Final Four d'Eurolega, in programma dal 29 aprile al primo maggio, a tel Aviv. Intesdardirsi vorrebbe dire mettere a serio rischio l'incolumità delle squadre (si sono qualificate, oltre alla casalinga Maccabi, Siena e la Skipper e il Cska) e dei temerari tifosi che hanno deciso di seguire l'evento. Ma si sa troppo spesso sponsor e contratti televisivi valgono più delle vite umane.

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