Capello carica la Roma oggi impegnata nel posticipo a Modena (Sky Sport 1 ore 20.30)
Perché? Perché stasera a Modena «potrebbe essere decisiva» sentenzia il tecnico quando il Milan deve ancora giocare. Poi Schevchenko-Kakà chiudono, forse in maniera definitiva, i giochi. Ma il concetto di Capello non cambia molto anche se, inevitabilmente, si modifica il prodotto. Il tecnico giallorosso non fa conti e vuole i tre punti a Modena, nonostante il successo dei rossoneri a Siena. «Pensiamo a noi» continua a ripetere il tecnico giallorosso che vuole vedere la «testa» giusta nella sua Roma in questo finale di stagione. «Non dobbiamo mollare fino alla fine — dice chiaramente ai suoi — è la mente che dà motivazioni. Credo sia importante continuare credendoci fino in fondo». C'è il Milan che continua a macinare risultati (nonostante non esprima più il gioco migliore), ma anche un derby da giocare e una Juve ancora in piena corsa per il secondo posto. Servono nove punti nelle prossime tre partite per provarci ancora e cercare di mettere altra luce tra gli inseguitori. «Dobbiamo pensare che ci servono nove punti per far tornare i conti alla fine, sperando sempre nelle disgrazie altrui. Se non ci credessimo più allora sarebbe meglio fermarci». Ma la Roma che arriva a Siena è in grande emergenza. Senza sei titolari, con un centrocampo privo di Emerson e Dacourt e con la difesa che dovrà fare di nuovo a meno del padrone di casa: Walter Samuel. Il tecnico dovrà di nuovo inventare in difesa, ma soprattutto, a centrocampo. Lì giocherà D'Agostino («ha dimostrato di meritare la mia fiducia e ha saputo aspettare il suo momento») per la prima volta da centrale in coppia con Tommasi (lo faceva già a Bari in serie B), con Lima che tornerà a prendere il suo posto sulla fascia sinistra del campo. In difesa, senza Samuel ancora infortunato, spazio a Dellas nel mezzo assieme al rumeno Chivu: che, diffidato, dovrà stare attento a non farsi ammonire per non saltare il derby con la Lazio in programma mercoledì. Al loro fianco Panucci e Candela. In attacco torna la coppia Totti-Cassano. Capello comunque confida negli uomini che ha a disposizione. «Io ho fiducia nel mio gruppo. Un allenatore che non ha fiducia vuol dire che non crede negli uomini che allena. In questa squadra le cose le risolviamo a volte con la classe, con la forza, altre con la determinazione. Sono componenti che fanno un gruppo vincente». Già il gruppo vincente, ma il prossimo anno che succederà? Capello esce con il più secco dei «no-comment» dal fronte futuro, ma sulla permanenza a Roma dei suoi «fenomeni» ha qualche certezza in meno. «Dipende da quello che succede alla società nei prossimi mesi — dice sulla faccenda incrinando la sua posizione di certezza mostrata qualche settimana addietro — ma io resto fiducioso che i giocatori importanti possano restare. Questa è una squadra giovane che ha grandi prospettive». Capello vuole restare sul calcio giocato, perchè sa benissimo che quella di oggi sarà una partita tutt'altro che facile. «Il Modena sta bene fisicamente — spiega il tecnico giallorosso — e vuole salvarsi. Il tecnico Bellotto incontrerà Mancini? Sono contento che il nostro giocatore sia arrivato alla nazionale brasiliana. Bellotto? Tutti possono sbagliare». Già, tranne la Roma: farlo ora vorrebbe dire dover rinunciare a tutto.