Myers peggiore in campo. Giovedì arriva la Lauretana Biella: la vittoria diventa obbligatoria
Basket A Treviso la truppa di Bucchi cede il passo ai campioni d'Italia della Benetton: 80 a 72 dopo una disperata rimonta Alla Lottomatica non riesce il miracolo
Perchè questo 80-72 con cui Roma ha dovuto cedere il passo a Treviso ai campioni d'Italia della Benetton non rende giustizia alla truppa di Bucchi che sembra veramente aver dato una svolta, pur se soccombendo, alla propria stagione. Nella Marca la Virtus ha dovuto rinunciare ancora una volta a Griffith, ma nessuno se ne è accorto, a Righetti, in panchina ma non schierato, e a Myers, che in campo c'è andato presentando però la peggior versione che si conosce di lui. Nonostante questo però Roma ha giocato al massimo delle proprie possibilità e anche di più, lasciando intatte le speranze di aggancio alla zona playoff. Bucchi ha spedito in quintetto il rientrante Sandrino Tonolli a dar manforte sotto le plance a Tusek ed accanto a loro McLeod (febbricitante) in regia, Myers e Barton come esterni. Messina ha risposto presentando Bulleri in quintetto, con Edney in panca, cui si sono affiancati Jackson, Evans, Garbajosa e Nicola. Tonolli ha festeggiato il recupero con il primo canestro da tre dell'incontro che però non ha scosso i trevigiani che sono andati, grazie ad un avvio sfavillante di Garbajosa, sull'11-5. Roma, che in difesa ha provato a mischiare le carte alternando gli schieramenti, ha trovato ben poco da Myers e dopo essersi riavvicnata fino al 13-11, primi due punti di McLeod, ha vacillato. Senza punti di riferimento in attacco la Virtus dei primi 10' è sembrata un colabrodo in difesa chiudendo sotto di quattordici lunghezze, 30-16. Ma se in tribuna si è cominciato a pensare in anticipo al pranzo di Pasqua lo si è fattto senza tenere conto del cuore della nuova Lottomatica. McLeod si è infatti acceso ed ha trasmesso, assieme a Tusek e Bonora, entusiasmo alla squadra. Ed è cominciata una lenta ma costante risalita. 34-25 dopo 4' del secondo quarto, quindi 36-34, grazie all'undicesimo punto personale dell'Obelix sloveno. È stato Pittis a tenere in piedi Treviso prima che un tiro da tre da distanza siderale di Bonora ed i primi due punti dell'incontro di Myers dessero il minimo scarto, 40-39, sul suono della sirena di metà partita. E tornando dallo spogliatoio Roma ha messo anche il naso avanti. 40-43 con il solito Tusek che ha trovato nell'indemoniato McLeod un fedele scudiero. Ancora Virtus avanti sul 48-51, prima che la stanchezza diventasse alleata dei padroni di casa, che hanno allungato fino al + 11, 65-54. Nuovo sussulto d'orgoglio per arrivare a tre lunghezze, 66-63, prima del break decisivo per la Benetton. Giovedì arriverà a Roma la Lauretana Biella e per la Virtus sarà obbligatorio tornare alla vittoria. Big match - Il big mtach dell'undicesima giornata di ritorno ha visto il successo casalingo della Skipper Bologna sulla Scavolini Pesaro.