Museeuw cerca un posto nella storia
Doping, la Cofidis si autosospende e non sarà al via. Infortunato Tafi
Una corsa che, insieme al Fiandre, è il simbolo della carriera del fiammingo: l'ha vinta tre volte (1996, 2000 e 2002), ma qui si è anche frantumato un ginocchio, nel '99, in quello che era sembrato il suo inevitabile addio alle corse. Si era addirittura parlato di possibile amputazione dell'arto, per dire della gravità dell'infortunio. Ma Museeuw, con pazienza e forza d'animo, rientrò in gara e rivinse per due volte la classica del pavé. E oggi è lui il favorito d'obbligo in questo museo vivente che è la Parigi-Roubaix, una corsa che, non solo perché cade quasi sempre nel periodo pasquale, è una vera via crucis per chi la affronta. E infatti sono sempre meno i big che decidono di misurarsi con le sconnesse pietre delle stradine di campagna fiamminghe. Museeuw non dovrà lottare contro i titani, insomma, per chiudere con uno squillo la sua carriera. C'è Van Petegem, che vinse un anno fa ma che non è sembrato finora all'altezza della scorsa primavera. C'è Wesemann, secondo a Roubaix nel 2002 e soprattutto fresco trionfatore al Fiandre, domenica scorsa: ma la doppietta, quanto meno per ragioni di probabilità, non è affatto facile. C'è Hincapie, in un momento di forma smagliante e possibile nome di spicco oggi. C'è Boonen, belga in veemente ascesa che però corre nella Quick Step con lo stesso Museeuw, e quindi dovrebbe aiutare il suo capitano e non contrastarlo. C'è Vandenbroucke, che ha bisogno di un segnale forte per dimostrare di essere effettivamente tornato a grandi livelli. E tra gli italiani c'è Michele Bartoli, che a 33 anni per la prima volta corre sul pavé. Finora il pisano aveva sempre preferito le classiche delle Ardenne, ritenendole più adatte ai suoi mezzi. Ma quest'anno, nella nuova squadra (la danese Csc), ha trovato un direttore sportivo (Bjarne Riis) che lo ha spronato a provare questa benedetta Roubaix. Oltre a Bartoli, infortunato Tafi, puntiamo su Pieri, secondo nel 2003: ma l'uomo della Saeco ha qualche chilo di troppo, e al Fiandre ha deluso. Infine, un caso relativo al doping: la Cofidis, coinvolta in un'inchiesta in Francia, si è autosospesa a tempo indeterminato, e oggi non sarà al via. In tv la diretta è su Rai3 dalle 15.55.