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La sorpresa di Paparesta nell'uovo dei rossoneri

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Stavolta l'arbitro barese torna sul palcoscenico di San Siro per superarsi, visto che solo lui sa scorgere nell'ovvio impatto Balli-Tomasson quanto desiderano e non meritano i boccheggianti ancelottiani. Un rigore fasullo, poi trasformato da Pirlo, proprio mentre l'Empoli pare prolungare senza scampo la crisi rossonera avvampata causa l'eliminazione di La Coruna. Un regalo pasquale forse decisivo, che vanifica lo sforzo vincente dei rattoppati romanisti sul neutro palermitano e restituisce ai fuggitivi, poco prima dell'epilogo, nove punti d'ossigeno, cioè mezzo scudetto garantito. Resta totale lo sbalordimento, cui moviole e replay inchiodano pure chi riteneva limpida la supremazia dei «galattici» spariti: il contatto fra portiere e attaccante lanciato è regolare, prescindendo dal probabile fuori gioco (influente? Ininfluente?) di due terminali nell'attimo dell'assist verso Tomasson. Che tenta l'esecuzione scavalcante e si gira, salvo gradire incredulo il provvedimento successivo. Ma l'espulso Balli, colpevole virtuale, non può improvvisamente evaporare! E Paparesta, presunto erede di Collina e della sua accertata indipendenza dai potenti, completa lo scandalo penalizzando l'Empoli, che lotta per non retrocedere. Quale risarcimento consolerà Perotti, privo di Rocchi e Balli domenica prossima? Cosa racconteranno i garanti di questo campionato già deformato da troppe anomalie? Il dominio milanista ha lasciato spazio a piccoli o grandi favori che stanno spingendo comunque avanti un'organizzazione stanca e squilibrata, dove Ancelotti aggiunge sbagli tattici ai calcoli opinabilii del Milan Lab, sull'autonomia energetica dei giocatori. Forse furono gli «input» berlusconiani sul dovere di schierare ovunque le due punte (ieri, negate in partenza), a frastornare l'allenatore emiliano. Forse l'usura psicofisica rende vulnerabile qualsiasi formazione proposta, e giustamente Capello spera. Nonostante Paparesta. Nonostante il doppio esilio punitivo e la vicina trasferta di Modena, senza l'accoppiata Emerson-Dacourt. Il tifoso Galliani trema.

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