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CHEVANTON NON BASTA AI SALENTINI

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Metti Alberto Gilardino nel motore del Parma e la rincorsa alla Champions League procede a buon ritmo. Due gol per il talento di Biella, per un totale di 17 (a due dal record di Zola, miglior marcatore del Parma in A nel 94/95), che respingono le ambizioni di un Lecce tanto pericoloso in attacco, quanto disastroso in difesa. Tre errori, tre gol sul groppone con il Lecce che torna a perdere in trasferta. Pronti via e i pugliesi si complicano la vita. Diciannove secondi sul cronometro: l'ex di turno Sicignano prova il dribbling su Gilardino e si allunga troppo il pallone, Carbone gliela soffia e deposita in rete l'1-0. Al 42' il raddoppio. Anche stavolta il demerito è tutto del Lecce. Punizione di Barone, la difesa sbaglia il fuorigioco, Bresciano è tutto solo in area, serve Gilardino che non deve far altro che segnare. Ferrari nel tentativo di anticipare Konan serve involontariamente Chevanton che fulmina Frey e riapre la partita. Il Parma è in affanno. Squadra allungata, incapace di sviluppare l'azione in verticale. L'ingresso di Donadel consegna il controllo del centrocampo al Lecce con Ledesma a giganteggiare. Delio Rossi ci crede e si gioca il tutto per tutto con l'ingresso al 31' di Bojinov. Non basta perchè il Parma si sveglia dal torpore e morde per la terza volta. Lancio lungo di Ferrari, Stovini rinvia corto di testa, palla a Gilardino e prodezza numero 17 per lui con Sicignano fuori dai pali. Finisce qua. Il Parma festeggia, il Lecce recrimina.

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