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IL TECNICO DEL MONACO

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È uno dei concetti che Didier Deschamps ama ripetere più spesso, una specie di sintesi estrema della sua filosofia di vita. A guardare la sua carriera sportiva si può ben dire che il fato abbia un occhio particolare per questo piccolo basco di 35 anni. Da giocatore ha vinto tanto e sempre da protagonista: nel suo palmares spiccano il Mondiale 1998 e l'Europeo 2000 con la nazionale francese (sempre da capitano), la Coppa dei Campioni con il Marsiglia e le vittorie in serie con la prima Juventus di Marcello Lippi. Diventato allenatore con il Monaco sembrava destinato a un più basso profilo, causa anche le difficoltà di una società sull'orlo del fallimento. E invece in pochi mesi sono arrivati il successo nella Coppa di Lega, la leadership in campionato e la clamorosa eliminazione del Real Madrid. A Carlos Queiroz ha dato scacco su tutta la linea nei 180' di Monaco-Real Madrid. Agli inizi del 1999, proprio alla vigilia delle dimissioni di Lippi dalla Juventus, Deschamps e il tecnico bianconero furono protagonisti di un clamoroso litigio: il francese sbottò alla notizia che sarebbe stato confinato in panchina contro il Parma. La Juve ne prese quattro e la prima avventura torinese del «Paul Newman di Viareggio» finì lì. Ha sempre parole di stima per Lippi, a cui potrebbe succedere sulla panchina bianconera. «Si è scritto tanto su di me alla Juventus - ha detto - mi dispiace soprattutto per Marcello, che ha dovuto lavorare in questa situazione». Ha aggiunto che vuole rimanere al Monaco. A giugno sapremo cosa c'era scritto nel suo destino.

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