Il fisco ha accettato il centro sportivo come garanzia dei debiti: valore stimato 181,6 milioni
Il fisco ha accettato il centro sportivo biancoceleste come garanzia a fronte del credito vantato nei confronti del club, pari a oltre 100 milioni. La decisione risale allo scorso 31 marzo, e nasconde una lieta novella: è il primo passo per la rateizzazione decennale del debito, richiesta avanzata a luglio 2003 dalla società. «Un atto dovuto», sottolinea l'Ad Masoni, anche perché la querelle parte dalla notifica di una cartella esattoriale da 85,5 milioni che l'erario aveva fatto pervenire al club lo scorso 22 gennaio. Il fisco ha accettato di iscrivere l'ipoteca con un valore pari a 181,6 milioni, secondo le stime del concessionario, «pari al doppio del debito scaduto e non pagato». La Lazio, ancor prima che venisse paventata l'ipotesi di un intervento (poi abortito) del governo, aveva sfruttato la risorsa legislativa, risalente al decreto legge 138 del 2002, che prevede la possibilità di rateizzare pendenze indipendentemente dall'esistenza di fidejussioni. Il fisco ha accettato, reputando congrua, o almeno all'altezza dell'esposizione debitoria, la garanzia costituita dal centro di Formello. Due erano le condizioni alternative/aggiuntive: i proventi delle future campagne abbonamenti e gli incassi tv. Il fisco ha accettato Formello. Strana storia, quella del centro sportivo. A settembre la dirigenza aveva pensato di dismettere l'asset immobiliare alla Real Estate, una società creata da Cragnotti quando esisteva ancora la possibilità di dividere la Lazio in quattro: un modo per alleggerire il bilancio. Ora Formello servirà a facilitare la rateizzazione, magari decennale, del debito. Masoni conferma: «La normativa prevede che l'accordo tra le società e il fisco possa raggiungersi solo dopo l'inizio d'una attività esecutiva, che in questo caso è rappresentata dall'iscrizione dell'ipoteca, che dà allo Stato una garanzia reale, è un atto che segna l'inizio dell'attività esecutiva. Intanto il diggì De Mita festeggia la concessione della licenza Uefa: «Un premio per i nostri sforzi, ora mi auguro il regalo-Champions da parte della squadra». il management continua a lavorare per ottenere l'ok degli attuali azionisti in vista dell'aumento di capitale da 120 milioni: ore decisive per l'adesione di Ligresti. Si lavora sul fronte-Merloni e sul possibile coinvolgimento di Lotito. Ieri contatto tra la cordata di San Marino, rappresentata dall'avvocato Riccardi, e il club: è stata fissata, ma non comunicata, la data dell'incontro. Infine i dipendenti della Lazio chiedono alle istituzioni politico-territoriali l'apertura di un tavolo di confronto per tutelare i posti dei «lavoratori specializzati e qualificati della S.S.Lazio, che percepiscono una retribuzione fissa e non legata ai risultati sportivi e che si trovano a dover subire, loro malgrado, il particolare momento di difficoltà anche per la mancanza di ammortizzatori sociali».