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TORINO — Dopo le rivelazioni del quotidiano spagnolo «As», al quale aveva dichiarato di essersi dopato, ...

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Sono molti i prodotti di cui il giovane ciclista 25enne avrebbe parlato con il magistrato ripercorrendo la sua carriera, che ha visto l'atleta impegnato, tra l'altro, nel Giro d'Italia del 2001 e del 2002, due volte al Tour de France e altrettante alla Vuelta. Fra le sostanze citate ci sarebbero l'Epo, iniezioni di caffeina, testosterone, ormone della crescita, nandrolone, oltre alla pratica dell'autoemotrasfusione. «È stato un interrogatorio lungo e pesante ma è andato molto bene -ha detto Manzano all'uscita dalla Procura- sono molto più contento che in Spagna dove non c'è una legge penale sul doping e dove nessuno ti ascolta». Secondo l'atleta sotto questo particolare punto di vista «la giustizia in Spagna è una vergogna. Bisogna che la giustizia sia uguale per tutti in tutto il mondo». Il ciclista ha anche ricordato Marco Pantani. «Mi sono allenato con lui -ha raccontato- è stato un grande campione e spero che nessuno abbia la sua sfortuna. Io sono stato due volte in punto di morte e ho solo 25 anni. Sono venuto qui perché è importante che si parli di queste cose».

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