Stipendi arretrati La società vara un piano

Ieri, si è continuato sulla stessa linea e nel pomeriggio, in un consiglio d'amministrazione sono state spiegate ai vertici societari alcune delle linee generali. Una riunione programmatica, quella del CdA giallorosso, servita per preparare al meglio l'Assemblea dei Soci del 16 aprile prossimo, quando gli azionisti saranno chiamati a rendere ufficiale quell'aumento di capitale già stabilito qualche settimana fa in 150 milioni di euro. Sempre nella giornata di ieri, protagonisti di vicende societarie, sono stati anche i giocatori. Subito dopo la fine dell'allenamento mattutino, Totti e compagni sono stati ricevuti, sempre a Trigoria, dal diesse Baldini e dalla dottoressa Mazzoleni, responsabile dell'area finanziaria della società giallorosa. Tema dell'incontro: le mensilità arretrate. In pratica è stato illustrato ai calciatori quel famoso piano di ristrutturazione aziendale, specialmente nella parte che li vede coinvolti. Alcuni emolumenti sono stati già versati nei conti dei giocatori ed al momento restano solo cinque i mesi di stipendio da colmare: ottobre, dicembre, gennaio, febbraio e marzo. Ovviamente nella giornata di ieri non è stato risolto nulla, si è trattato solamente di un incontro interlocutorio e dal quale è anche difficile dire se a regnare sia stato più l'ottimismo che altro. Resta il fatto che ormai, soprattutto davanti a taccuini e telecamere, i giocatori fanno fronte comune a sbandierare fiducia nei confronti dell'operato dei dirigenti. La Roma, una volta superato lo scoglio delle licenze Uefa, a fine campionato, dovrà fare fronte al secondo ostacolo, quello dell'iscrizione al prossimo torneo e per farlo, oltre ad avere il bilancio in ordine, dovranno esserci obbligatoriamente quelle famose liberatorie firmate dai giocatori, ma quei preziosi autografi arrivano solo a bonifici avvenuti e questa volta in società vorrebbero evitare di fare su e giù con la sede del ritiro per ottenerli.