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di FABRIZIO MARCHETTI LA LAZIO ringrazia i giocatori-azionisti.

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Hanno gradito in società, eccome. Alla fine sarà un mese in azioni anzichè cinque (secondo quanto recitava l'ex piano-Baraldi), ma va bene lo stesso. È un segnale importante, lo stesso che ora la società aspetta dagli azionisti: Ricucci, Ligresti, Capitalia (che potrebbe convertire crediti in azioni), magari un nuovo imprenditore. Con un diktat preciso: «niente turbative, dobbiamo andare sul mercato con tranquillità, senza distogliere l'attenzione dall'obiettivo», come precisa Masoni. Che pensa alle scadenze: l'aumento di capitale dovrebbe partire il 26 aprile, salvo ulteriori slittamenti che farebbero procrastinare il via libera al 3 maggio. «La Consob ci ha chiesto, oltre alla semestrale, anche la relazione della società di revisione dei conti (Deloitte & Touche). Appena tutto è pronto invieremo il prospetto informativo alla Consob e una volta ricevuto l'ok andremo sul mercato. Sono fiducioso perché so che a sostegno della Lazio c'è l'amore della gente e l'amore della squadra, che sta dimostrando ancora una volta le sue grandi doti umane. I nostri giocatori non sono soltanto dei grandi professionisti sul campo ma anche degli uomini veri. Spero che nessuno si faccia condizionare dalle dichiarazioni demagogiche secondo le quali la Lazio sarebbe una di quelle società che chiedono aiuto allo Stato. Noi non abbiamo chiesto i soldi alla gente per pagare gli stipendi dei calciatori come vuole far credere qualcuno già in clima elettorale ma abbiamo chiesto solo di rateizzare il nostro debito con lo Stato, avvalendoci tra l'altro di una norma già esistente». L'altro tema caldo del presente è legato all'incontro con la cordata di San Marino, rappresentato dall'avvocato Riccardi. In giornata dovrebbe arrivare un segnale dal gruppo estero-romagnolo sulla data del summit. Masoni precisa: «Non ho avuto ancora conferme su tale incontro ma ritengo che sia stata data anche troppo pubblicità senza che ce ne fosse la necessità. Tengo in ogni caso a ribadire che la Lazio non ha azioni della Lazio da vendere, pertanto chi è interessato ad acquistarle deve andare sul mercato. Inoltre posso solo fornire informazioni pubbliche, visto che essendo quotati in Borsa dobbiamo comunicare continuamente la nostra situazione». Il gruppo, che si snoda sull'asse Svizzera-Riccione, fa aleggiare il sogno-speranza Bertarelli, che ha appena stanziato 100 milioni per rivincere la Coppa America di vela. «Di un possibile intervento di Bertarelli non sappiamo nulla ma se un imprenditore così importante, di livello mondiale, si avvicinasse alla Lazio noi saremmo felici», conclude Masoni che ora dovrà lavorare per formalizzare, con i legali dei giocatori, il nuovo accordo-quadro. Quatto mesi cash e uno in azioni per i vecchi firmatari del piano-Baraldi, uno in titoli anche per i nuovi arrivati, più un 5% di sconto, sempre per la vecchia guardia, relativo a un'altra mensilità. Anche Mancini è pronto ad allinearsi e il Cda ha già rinunciato a sei mesi di compensi. Fronte compatto, almeno all'interno. Ora, come detto, si aspettano le adesioni di Ligresti, Capitalia e Ricucci: proseguono i contatti con Claudio Lotito, titolare di varie imprese di pulizie e pronto a investire nella Lazio. La società chiederà a Merloni di convertire interessi pregressi (per 8,5 milioni) in azioni: al momento il club ha ricevuto l'ok di creditori, in relazione alla conversione in titoli, per una cifra di poco superiore a un milione di euro. Il resto dovranno farlo i tifosi, i piccoli azionisti. È slittata la costituzione della nuova associazione, «Forza Lazio», guidata da Gian Casoni. L'Apa porta avanti il discorso della fiduciaria, la Lazio spera e guarda avanti. Con una speranza in più. E due certezze consolidate: giocatori e tifosi.

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