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di FABRIZIO FABBRI UN GIANNI Petrucci in gran forma ha fatto da anfitrione alla presentazione ...

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«Vi deluderò, ma non crediate che parli di calcio o di derby. Sono qui solo per il basket», ha detto il presidente del Coni alla stampa. E poi ha caricato il CT Carlo Recalcati e la sua Azzurra di pesanti responsabilità. «Credo che i complimenti per il terzo posto agli Europei di Svezia e la qualificazione ad Atene possano essere archivati. Ora bisogna guardare avanti. Da questa Nazionale mi aspetto una medaglia. Alle Olimpiadi voglio che vada la squadra migliore e che non abbia paura di nessuno. Neppure del Dream Team». Parole pesanti come macigni che spalancano le porte a scenari imprevisti. Come il recupero di giocatori di spessore che avevano rinunciato a vestire la maglia azzurra. «Non mi schiero con nessun partito - ha concluso Petrucci - nè con quello che vuole che ad Atene vadano quelli del bronzo di Stoccolma e neppure con quelli che vorrebbero tutta un'altra Nazionale. Ma lo ripeto. Dal basket mi aspetto grandi cose e per vincere servono i campioni». Più chiaro di così non si potrebbe ed ecco la replica di Recalcati. «La richiesta del Presidente Petrucci non mi sorprende perchè lui, che viene dal basket, è il nostro primo tifoso. Posso dire, senza fare promesse, che vogliamo ottenere il massimo. Per questo confermo che non ci sarà nessuna preclusione verso chiunque voglia sposare con entusiasmo l'azzurro». Ecco allora riaprirsi le porte per qualche figliol prodigo. Ma su un nome Recalcati si sbilancia. «Gregor Fucka non ci sarà. L'ho sentito l'ultima volta a Natale e mi ha confermato che la sua avventura in Nazionale è conclusa». E Myers? L'impressione è che il Ct aspetti una prima mossa del numero 10 della Virtus Roma. «Io sono fermo a quanto dichiarò a novembre, vale a dire che sarebbe stato pronto a tornare a giocare in Nazionale nel 2005, lasciando spazio ad Atene a chi aveva ottenuto la qualificazione sul campo». Il nodo per riaprire a Myers in anticipo le porte sembra giocarsi sull'invio di una e-mail. «Chi vorrà condividere il nostro progetto per Atene - ha concluso Recalcati - sa che esiste un indirizzo di posta elettronica a cui scrivere per manifestare la propria volontà. Myers per ora non l'ha fatto, quindi suppongo che la sua posizione non sia cambiata. Ma gli ricordo che c'è tempo fino al 31 maggio...».

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