DUE PEZZI Gli organizzatori di Wimbledon sono terrorizzati dall'idea che Serena Williams si presenti ...
WIMBLEDON, 1919 Nel 1919 Suzanne Lenglen si presentò senza busto e con le calze allacciate da due giarrettiere poste poco sopra il ginocchio. Il giudice non voleva farla entrare. Lei se ne fregò e entrò lo stesso perché era troppo celebre. WIMBLEDON, 1927 Ruth Daphne Tapscott detta Billie si presentò sul Centre Court (erano i quarti di finale) in calzini corti. All'inserviente che le offriva invano un paio di calzerotti copripolpaccio rispose «Facciamo tutte così, in Sudafrica». WIMBLEDON, 1930 Joan Austin Lycett mostrò addirittura le caviglie. Il «Time» scrisse: «scandalosamente audace». WIMBLEDON, 1950 Lea Pericoli fece scalpore per le piume di pavone che ornavano il gonnellino. Gianni Brera: «Uno splendido rovescio» (non si riferiva al colpo). WIMBLEDON Le mutandine con pagliuzze d'oro di Carol Fageros detta Golden Goddes (Dea Dorata), gli shorts in pelliccia di tigre di Gussy Moran, ecc.