Non bastano dieci minuti di buon calcio per restare agganciati alla vetta e la Juve passa avanti
Anzitutto il fallo di Chivu su Nakata per la punizione da cui nasce la rete. I romanisti dicono che non c'è (e Cassano protesta più di tutti con l'assistente Mitro), ma l'impressione è che questo abbia fatto bene a segnalarla. Poi la posizione di Pecchia al momento di ricevere il pallone che gira in rete: il bolognese sarebbe in fuorigioco, ma poiché a dargli la palla è il tocco involontario di ginocchio di Dacourt e non il passaggio di un compagno tutto diventa regolare. Detto dei giusti gialli di Moretti (28') e Zaccardo (31'), non capiamo perché Bertini non lo estragga anche per Sussi, che al 34' va dritto sulle gambe di Totti. Al 36' reciproche trattenute in area romanista tra Lima e Tare, che cadono. Il fallo è del bolognese e Bertini vede bene. Nella ripresa, al 4', Totti va in dribbling su Moretti in area bolognese e poi cade senza subire fallo. Bertini opta per la scivolata e fa proseguire senza ammonirlo per simulazione. A Totti, diffidato, va bene così. Al 13' Tare cade in area romanista dopo una reciproca trattenuta con Chivu, che rischia nel tenerlo troppo a lungo per il braccio. Il rigore, però, sarebbe eccessivo. Sul finire, non visti, si beccano Dacourt e Tare, col romanista che va con le mani addosso all'avversario e questo che lo rincorre e lo strattona.