Lo straordinario gesto atletico del primo gol ha ricordato l'impresa del grande Silvio Piola
Stefano Fiore segna un gol alla Silvio Piola: un gol d'altri tempi, frutto di un gesto ripetuto all'infinito dal centrattacco pavese, onore e vanto del popolo laziale. Il centrocampista calabrese sorride al termine della partita: l'influenza aveva messo a rischio la sua presenza in campo contro i Grifoni, ma la sua perseveranza ed il suo sacrificio alla fine hanno pagato. Con la voce un pò nasale il giocatore calabrese racconta l'impresa con piena soddisfazione. «È stata una vittoria importante - afferma Fiore, pronto a rispondere alla convocazione di Trapattoni - dopo l'assurda sconfitta subìta a Bologna eravamo chiamati a fare una partita concreta, cinica e ci siamo riusciti. La squadra non è stata brillante come a Bologna, ma preferisco vincere giocando male piuttosto che uscire dal campo tra gli applausi ma senza punti nel carniere». Con il gol di ieri Fiore mantiene la leadership nella classifica del miglior marcatore stagionale biancoceleste. La tredicesima marcatura - sei gol in campionato, sette nelle coppe - ha sbloccato una partita fino a quel momento priva di emozioni. La soddisfazione del gol si somma a quella dell'ennesima convocazione in nazionale contro il Portogallo. «È un periodo che mi va tutto per il verso giusto - conclude Fiore - ma vi assicuro che al di là della fortuna ci sto mettendo molto del mio. La nostra sconfitta a Bologna ha riequilibrato il duello tra Lazio, Inter e Parma: sarà una sfida avvincente fino al termine della stagione, tutto si deciderà allo sprint finale. Il gol? Bello e importante, ma non sarà un gol a spianarmi la strada in azzurro: sarà mister Trapattoni a decidere, io cercherò di fare del mio meglio, voglio un Europeo da protagonista». L'ultima considerazione è legata al piano Baraldi ormai naufragato: «Non siamo riusciti a trovare un punto di intesa con la società e mancano pochissimi giorni alla fine, credo che i giochi siano chiusi - afferma Fiore - spero che la situazione si possa risolvere in qualche altro modo». Il più felice in casa Lazio sembra essere Giuliano Giannichedda, al suo primo gol con la maglia biancoceleste: «Sarà un gol che mi costerà caro - afferma sorridendo il mediano di Pontecorvo - dovrò offrire molte cene ai miei compagni di squadra. Non potevo sbagliare, Corradi mi ha servito un pallone straordinario, dovevo soltanto spedirla dentro. È stato un gol importante soprattutto perchè consente alla squadra di conquistare tre punti fondamentali per la corsa verso la Champions League: se la squadra continuerà con la stessa dimostrazione messa in campo contro il Perugia, credo che al termine del campionato potremo centrare l'obiettivo». Anche Giuseppe Favalli esce sorridente dallo stadio: il capitano biancoceleste con la partita disputata ieri ha stabilito il nuovo record di presenze con la maglia della Lazio per quanto riguarda le partite ufficiali. Trecentonovantacinque battaglie che regalano al difensore lo scettro più importante della storia biancoceleste. «Non potevo chiedere di meglio - afferma sorridendo Favalli - vittoria, record e convocazione: è una splendida giornata».